UN UOMO CHE RIPORTA IL FALSO

L’ultima del vecchietto di Gubbio, relativamente all’assemblea delle società di ieri, ha veramente del clamoroso.
Oramai siamo arrivati alla falsità. Alla mistificazione. Alla menzogna.
Di fronte ad una situazione così drammatica e ai soliti messaggi-fuffa, sui campanili e i pulmini, i presidenti di questa povera serie C erano (finalmente) pronti a sfiduciarlo.
Qui il mondo sta crollando (stavolta non è un eufemismo) e questo incapace, circondato da incapaci, ci propina ancora le frasette sull’etica, sulla realtà del territorio. Sul niente.
Qui vogliamo risposte, prese di posizione, finanziamenti, riforme vere. Altro che ragazze da mettere in vetrina.
Di fronte a tale ondata di proteste il vecchietto ha visto in pericolo la poltrona.
E allora che faccio?
Ma si ora “sparo” tre/quattro pagine di buoni propositi e convoco l’assemblea…
Tanto siamo in troppi, con la teleconferenza non si sente, non si capisce. Gliela mischio come al solito….
Ovviamente non è andata così.
Se si fosse svolta una assemblea normale il vecchietto stavolta non avrebbe avuto scampo. Sarebbe stato zittito. Messo di fronte e alle proprie gravi responsabilità di soggetto incapace. Oramai non più in grado di dirigere un bel niente.
Ma quello che voglio sottolineare che, pur di fronte alla chiara volontà dei presidenti, stavolta ha scelto la strada della menzogna.
Si, incredibile.
Se leggete il comunicato stampa, emanato in tutta fretta dopo l’assemblea, in modo che venisse riportato rapidamente dai “media” si legge del sereno confronto e poi il tutto si sarebbe concluso con il mandato a Ghirelli di rappresentare alla Federcalcio della situazione della serie C.
Ma quando mai!
Ma a che assemblea ha partecipato il vecchietto?
E’ un clamoroso e inaccettabile falso.
Chiedete ai presidenti,(sono loro i veri proprietari della lega che mettono tempo e denaro e passione), non al vecchietto.
Ebbene i presidenti hanno in realtà detto basta. Basta sprechi. Basta giocare. Qui di seguito solo alcuni dei tanti inviti, espressi dai presidenti, per ritenere conclusa la stagione:

Pres. Ternana: “Campionato finito, pazzo chi pensa di riprendere” – Pres Potenza: “Non si può giocare. Tommasi non ha contatto con la realtà” – Pres Teramo: “La stagione non può riprendere. E’ il momento delle riforme” – Pres. Feralpisalò: “Non ci sono le condizioni per riprendere” –  Bianchi: “Chi pensa di ripartire venisse a Bergamo”- DG Fano: “In questo momento parlare di calcio giocato è follia” – Pres Rimini: “Chiudere i campionati ora e studiare le riforme” – TC – Pres Olbia: “Maggior parte dei club perplessi sul tornare in campo”
Tiriamo una riga e ci vediamo alla prossima stagione. Questa è stata la vera volontà. Condivisibile o meno, ma non ce la facciamo più.
Dobbiamo pensare alle nostre aziende, ai dipendenti. Qui il gioco è finito.

E il comunicato stampa avrebbe dovuto essere chiaro ed inequivocabile.
L’assemblea di Serie c (minuscolo per quanto fatto prima da Gravina e poi da Ghirelli) ha deciso di interrompere il campionato. Fine dei giochi.
E invece anche la realtà è stata mistificata e distorta.
Ma come mai non è stato proposto un ordine del giorno. Come si fa financo nelle assemblee di condominio….
Si, mettendo ai voti l’interruzione del campionato?
Semplice. Perché l’assemblea doveva essere una non assemblea. Solo chiacchiere e fuffa.
Lasciatemi in pace, fateme giocà ancora coi campanili.
Gravina poi, questo cuor di leone, impavido e incapace, mai avrebbe potuto recepire il messaggio o peggio un voto sull’interruzione dei campionati.
Emh, Ceferin pressa per giocare a Ferragosto. Lotito vuole vincere lo scudetto. L’Aic non sa dove sbattere la testa….
E allora sai che facciamo?
Scriviamo che c’è stata l’assemblea, ma che poi si vedrà. Che si farà il confronto. Che mi sono commosso (e chissenefrega, tu sei stato messo lì per risolvere i problemi, basta piagnistei).
Basta sprechi, basta costi, basta stipendi.
Tutto cancellato.
E allora oggi, a sentire le interviste dei presidenti che parlano di smettere e di cercare di trovare risorse, viene il dubbio.
Ma il vecchietto a che assemblea ha partecipato?
Ma che ha sentito?
Qui siamo al falso.
Ora basta.
E allora però, cari presidenti, di fronte all’ennesimo scempio, convocatela davvero una assemblea con un bell’ordine del giorno:
Ghirelli, vattene a casa.