TUTTI A SPERARE NEL CROLLO DELLA REGGINA
In Italia non esiste la cultura della sconfitta, per il semplice motivo che conviene attribuire ad altri le responsabilità delle proprie disfatte. Nel calcio italiano, quando qualcuno è più forte, chi sta dietro spera che cada in disgrazia, anziché lavorare per cercare di vincere sul campo.
Quello che sta capitando alla Reggina di Mimmo Toscano, meritatamente in vetta nel proprio girone del campionato di Serie C, dove gli amaranto stanno dominando a suon di record.
Abbiamo più volte elogiato la formazione calabrese, riconoscendogli i meriti per una stagione disputata in maniera perfetta, con dei numeri incredibili. Non sembrano essere dello stesso avviso i diretti concorrenti, i quali puntano a recuperare il cospicuo distacco in classifica, sperando in un calo di rendimento di Denis e compagni.
A poche giornate dalla fine del giro di boa, gli amaranto hanno ampiamente dimostrato la loro superiorità. I 7 e 10 punti di vantaggio su Ternana e Bari, consentono alla Reggina di difendere il suo primato con grande serenità.
Alcuni addetti ai lavori, oltre a non voler riconoscere i giusti meriti alla capolista, convinti per di più di un suo calo, fanno fatica a guardare in casa propria. Sarebbe sufficiente essere intellettualmente onesti per porsi alcuni interrogativi. Per esempio: siamo sicuri che le inseguitrici siano pronte ad approfittare di un eventuale crollo della Reggina?
Toscano, dall’alto della sua esperienza invita tutti a stare sul pezzo, nonostante il dominio evidenziato. La stagione è ancora lunga. Con l’apertura della sessione invernale del calciomercato, molte società si rafforzeranno per cercare di centrare gli obiettivi prefissati. Si conosce la grande qualità della rosa della Reggina, non c’è quasi alcuna differenza tra i titolari e presunti rincalzi.
Sentire allenatori, dirigenti o ex giocatori esternare dichiarazioni da bar, perché costretti a rincorrere o per questioni di tifo, dimostra quanto il livello sia basso.
Nel calcio può accadere di tutto, ma abbiamo modo di pensare che questa Reggina difficilmente concederà molte chance ai suoi avversari.
Chi si crede più forte parli con i fatti, invece di preoccuparsi delle sorti degli altri. Per poter cambiare questa cultura ci sarebbe solo un modo. Lavorare e stare zitti. Il resto sono soltanto chiacchiere, quelle in cui molti sono maestri, per mascherare i propri fallimenti.