Ternana salvezza ok ma c’è da completare l’opera
Tre vittorie di fila in casa senza subire gol. Salvezza con sette giornate d’anticipo. Non succedeva da una vita da queste parti. Per questo la Ternana che ha affrontato il torneo cadetto da neopromossa merita un applauso. Al di là dei punzecchiamenti del presidente Stefano Bandecchi (evidentemente hanno avuto gli effetti sperati) la performance della squadra rossoverde è da sottolineare.
Poteva fare di più? E’ la domanda ricorrente perché nella testa rimangono quei piccoli o grandi errori che più di una volta hanno negato alla Ternana un risultato importante. O quelle sviste arbitrali, a volte vere e proprie topiche, che l’hanno penalizzata. Pensieri corretti, per carità, anche se probabilmente sono gli stessi che passano nelle teste di tante altre squadre che non sono arrivate lassù dove avrebbero voluto.
Già, ma dove voleva arrivare la Ternana? Salvezza è stata la parola d’ordine che ha fissato l’obiettivo. Centrato con largo anticipo. Poi si è aggiunto quel “silenziosamente ambiziosi” di Cristiano Lucarelli che ha aperto il campo a mille sogni. “Sogni che è giusto coltivare” ha detto il direttore sportivo Luca Leone “perché l’obiettivo della Ternana è la serie A. Forse tra un anno o due ma quello è il traguardo”.
Per questo adesso le sette giornate che restano diventano importanti. Valutare una squadra da 41 punti è una cosa, valutarne una che ne mette insieme 50 o più è tutt’altra storia. Capire con certezza dove e come intervenire per migliorare l’organico, renderlo più attrezzato per raggiungere il traguardo massimo è fondamentale: la base della programmazione. E queste sette partite che restano avranno il loro peso in questa valutazione che la società, ovviamente, ha avviato da tempo fissando parametri precisi.
Le sette giornate che restano potranno valorizzare ulteriormente un buon prodotto o renderlo appena sufficiente. La salvezza ottenuta con due mesi d’anticipo è davvero una grande cosa, farla diventare una salvezza normale con un finale senza gloria sarebbe davvero un peccato.
Subito dopo la sosta capiremo se la Ternana avrà ancora la testa per essere protagonista importante in un campionato dove vincono le grandi e le piccole perdono. Dove fare il salto che ti porta nell’eccellenza non è semplice ma provarci sarà compito preciso della Ternana. Perché mollare con la salvezza in tasca e sette partite da giocare sarebbe l’errore più grande.