Ternana, per crescere devi essere più cattiva in zona gol 

Sette punti nelle prime sette partite di campionato. La Ternana tutto sommato ha un passo da salvezza, non proprio tranquilla, ma, insomma, siamo lì. Alla vigilia del campionato, visto il calendario iniziale sette punti nelle prime sette potevano essere considerati un bottino quantomeno accettabile stante gli avversari, terribili, che il computer aveva posto sul cammino dei rossoverdi.

Poi le vittorie in Coppa Italia, soprattutto quella di Bologna, avevano probabilmente un po’ illuso tutto l’ambiente, squadra compresa. Così lo schiaffo incassato col Brescia, la rabbia per la sconfitta immeritata di Reggio Calabria avevano fatto da prologo al crollo interno con il Pisa. 9 gol incassati in tre partite. Roba da destabilizzare anche la Ternana dei record che tra i cadetti era attesa al varco.

La squadra ha saputo reagire anche attraverso cambi di modulo prima e durante le partite, turnover pesante e via dicendo. Così sono arrivati i sette punti in tre partite e la sensazione che il peggio fosse passato. L’ultimo ostacolo, la Cremonese, ha un po’ rimescolato le carte perché a fronte di una sconfitta netta nei numeri (2-0) c’è una prestazione che per almeno 60 minuti è stata importante con tante palle gol costruite e con il portiere avversario che si è eretto a protagonista assoluto del match.

Ma le sette partite terribili, tutte con le prime della classifica ad eccezione della Reggina, sono alle spalle e la Ternana ha sicuramente costruito un buon bottino di esperienza in un torneo che non conosceva. Come dire che la fase di apprendistato è conclusa e Cristiano Lucarelli ha in tasca e nella testa idee chiare per proseguire con molte certezze in più.

Dalla ripresa del campionato a Pordenone, seconda trasferta consecutiva, si apre una fase che opporrà alla Ternana squadre di medio-bassa classifica. Squadre sulla carta abbordabili anche se in questo torneo tutti possono vincere e perdere contro tutti.

La Ternana però ha bisogno assoluto di tornare se stessa, riproponendo i meccanismi oliati di una manovra che ha dato spettacolo e punti in serie C e che nel torneo cadetto, magari con qualche piccola correzione, può regalare quella salvezza senza affanni che era e resta l’obiettivo principale.

Una Ternana che va avanti forte della propria identità fatta di aggressività, compattezza ed equilibrio può fare punti, ma ad una condizione: diventare più cattiva, più determinata in zona gol. Quella rossoverde è già una cooperativa del gol ma per risalire la china la squadra ha bisogno del contributo sotto rete dei suoi attaccanti. Mettere a frutto i “colpi” del mercato sommandoli alle eccellenze maturate in serie C. Eccolo il prodotto perfetto al quale Lucarelli sta lavorando.