Ternana grande favorita, ma all’esordio ‘morde’ il duro pane della serie C
Una partita, la prima del torneo, giocata sub judice per decisione della stessa Lega Pro: cinquecento tifosi al seguito per sostenere la Ternana che nel rispetto del ruolo di “grande del girone” ha comandato dall’inizio alla fine la partita di Pesaro. Ma contro la Vis non è arrivato il successo in cui tutti, addetti e tifosi, speravano. Perché la squadra di casa si è difesa col coltello tra i denti trovando nel proprio portiere un protagonista assoluto.
Una sorta di istantanea della stagione cui andrà incontro la squadra di Gigi De Canio che difficilmente troverà avversari disposti a giocarsi la partita a viso aperto. E’ la sorte, inevitabile, di chi parte con i favori del pronostico in virtù di un organico importante, quasi da “fuori categoria”, di una storia altrettanto considerevole e di un tecnico dal pedigree più che rilevante.
Dopo due mesi e mezzo di allenamenti e tre sole partite ufficiali la Ternana ha saggiato il torneo di serie C comprendendo immediatamente quanto sarà difficile venirne fuori rapidamente. Però c’è poco da girarci intorno, quest’anno per i rossoverdi l’unico obiettivo è la promozione. Lo ha imposto il patron Bandecchi che avrebbe anche voluto tre vittorie nelle prime tre uscite. Lo hanno ribadito il presidente Ranucci e l’allenatore De Canio.
Certo, non ci voleva questa partenza ritardata, peraltro provocata dalla necessaria e apprezzatissima lotta scatenata dalla Ternana con il governo del calcio sulla questione ripescaggi.
Una battaglia, a volte anche colorita nei toni, che ha avuto l’effetto di riavvicinare la tifoseria alla società della quale ha apprezzato il coraggio e la voglia di lottare fino in fondo per far valere i propri diritti, per riportare un po’ di equità nel malandato mondo del calcio nostrano. Aver sentito “patron Bandecchi” come uno di loro ha rianimato i tifosi che hanno apprezzato la campagna acquisti (squadra totalmente rinnovata) anche se hanno storto il naso per l’addio anticipato e imprevedibile del diesse Danilo Pagni, uno dei protagonisti dell’ultima salvezza in B dei rossoverdi.
L’ambiente ricompattato dalle difficoltà potrà essere un supporto fondamentale per i rossoverdi. Ma sarà anche guardiano di una stagione che non ammetterà gli errori (tanti, troppi) commessi nell’ultima travagliata esperienza vissuta tra i cadetti. Parole e comportamenti dovranno essere misurati, adeguati alle necessità del momento. Non servono proclami ma esempi tangibili di una volontà di rinascita che già la prima uscita di Pesaro ha evidenziato.
Perché è vero che la Ternana non ha vinto come avrebbe potuto. Ma ha dato dimostrazione di forza e compattezza, di carattere e di qualità, attaccando dal primo all’ultimo minuto senza lasciare nulla d’intentato. Proprio quello che chiede la piazza per riporre in un cassetto la delusione della stagione passata e tornare a credere in un futuro migliore. Nonostante la farsa messa in scena dal governo calcistico e dalla giustizia sportiva. Ma questo è un discorso ancora aperto perché Bandecchi non mollerà. Fino alla fine, fino a richiedere i danni a chi ha negato alla Ternana la possibilità di concorrere per un posto in serie B.