Ternana: due pareggi in avvio e il clima diventa subito pesante

Sono bastate le prime due uscite in campionato per far salire la “temperatura” del tifo rossoverde. Due pareggi e per il tecnico Luigi De Canio l’aria si è fatta già un po’ pesante. Niente di drammatico, per carità, ci mancherebbe. Però se sui social compare un sondaggio che mette al centro dell’attenzione il futuro del tecnico rossoverde, vuol dire che le cose non stanno andando nel verso giusto. O almeno in quello sperato.

Ecco il pedaggio, ma non il solo, che si paga ad una situazione che si è fatta sempre più calda per via delle ambizioni, legittime, della società e della piazza peraltro suffragate da una buonissima campagna acquisti (anche se non perfetta). Pedaggio aggiuntivo da pagare alla lunga, snervante attesa per l’esordio in campionato. Perché si sa che con l’attesa salgono anche le aspettative e le ambizioni anche a guardare certi altri organici.

La situazione della Ternana è questa. Non una polveriera ma un ambiente bello caldo all’esterno e, probabilmente, anche all’interno della società visto che il “patron” Bandecchi aveva chiesto, senza mezzi termini, tre vittorie nelle prime tre uscite. Invece ha incassato soltanto due pareggi nelle prime due partite e soprattutto quello di domenica scorsa, al Liberati con il Renate, ha fatto fatica a digerirlo stando all’umore che traspariva dalla sua faccia all’uscita dallo stadio.

Insomma, se i tifosi si aspettano tanto è anche perché il “patron” giustamente chiede il massimo al tecnico e alla squadra che nelle prime due uscite qualcosa di troppo hanno sbagliato.
D’accordo gli errori arbitrali, anche pesanti (gol buono annullato a Pesaro e rigore evidente negato contro il Renate), e va bene pure la super giornata del portiere dei marchigiani all’esordio. Però la prestazione contro il Renate non è stata all’altezza. Deludente di sicuro tanto da aprire il campo a qualche dubbio sulle scelte operate dall’allenatore e sulle performance di qualche giocatore.

Considerazioni semplici. La più banale: se hai in squadra contemporaneamente Vantaggiato, Marilungo e Nicastro e raramente li metti nelle condizioni di battere a rete guardando in faccia il portiere, è evidente che qualcosa non va.

Un passaggio a vuoto che in altri tempi sarebbe passato quasi inosservato, considerato magari una sorta di buccia di banana sul percorso verso la promozione. Oggi però non è così perché l’ambiente ternano è carico come non lo era da parecchio tempo e si aspetta il massimo da tutti quelli che vestono il rossoverde, dentro e fuori dal campo, che siano giocatori, tecnici o dirigenti.
E questo a ben vedere, potrebbe diventare il problema più grosso sulla strada che i rossoverdi sperano possa riportarli tra i cadetti.

Però, siamo soltanto all’inizio e come consigliano i saggi, un po’ di calma e di serenità non guasterebbero. Magari in aggiunta ad una robusta dose di autocritica e di approfondimenti a cura dei diretti interessati. Perché una soluzione c’è di sicuro, basta avere la voglia e la forza di trovarla in attesa di sgombrare il campo da dubbi ed equivoci con un paio di corroboranti vittorie.