Ventidue punti nel girone d’andata, 14 nel ritorno. Basterebbe questa foto a delimitare i contorni della crisi che sta attraversando la Ternana. Otto punti in meno del girone d’andata in dieci partite soltanto sono una enormità. E nessuno riesce, o vuole, spiegarne i motivi.

Le stranezze del calcio in rossoverde.

Alla fine dell’andata il presidente Bandecchi definì estremamente negativo il rendimento della squadra che in ogni caso, se la stava giocando con il Bari per il secondo posto senza disdegnare la possibilità di un inseguimento alla Reggina che viaggiava veloce. Oggi, con la Ternana quinta in classifica, a otto di distanza dal Bari secondo, a quattro dal Potenza, quarto e con un’astenia alla vittoria che va avanti da sette settimane, il presidente Bandecchi elargisce carezze ai suoi rimandando il tutto ai play off.

In estrema sintesi, quando la Ternana viaggiava a buon ritmo il presidente non lesinava bacchettate perché voleva di più. Oggi che la squadra è in evidente, grande difficoltà, ha deciso di cambiare tattica, di evitare di affondare il coltello nella piaga con il rischio di far saltare il banco.

Così si può spiegare l’atteggiamento tenuto da Stefano Bandecchi nelle ultime settimane. Certo, non ha negato l’evidenza di partite giocate male, non ha nascosto la polvere sotto il tappeto: però non ha calcato la mano. Evidentemente sente che la Ternana malandata di quest’ultimo periodo potrebbe andare definitivamente il tilt nel caso in cui anche lui, il numero uno, decidesse di sposare la linea dura.Quella linea adottata in passato che aveva fatto pensare anche ad un possibile esonero del tecnico Gallo, sin dall’inizio, bersaglio preferito degli instagram del presidente.

C’è stato un momento, anche lungo, in cui la società ha pensato seriamente di cambiare la guida tecnica. Ma poi ha prevalso un altro pensiero decisamente positivo. “Con Gallo ci siamo salvati l’anno scorso e con Gallo speriamo di salire in B quest’anno”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero del presidente che nel frattempo ha pure rinnovato il contratto al tecnico portandolo a scadenza 2021.

Una strategia volta a mantenere un minimo di serenità in un ambiente che invece sta diventando incandescente per quel che riguarda la tifoseria, delusa, spaccata nei giudizi, ma comunque ampiamente insoddisfatta da questo girone di ritorno che pure era cominciato con un accenno di recupero sulla Reggina.

Noi avevamo chiesto continuità di rendimento rispetto al buon secondo tempo giocato dalla Ternana contro il Bari, gara che avrebbe meritato di vincere senza gli scempi arbitrali. Continuità che la squadra ha concesso per una sola porzione contro il Bisceglie, salvo poi subire la rimonta più inaspettata dalla stagione. Quella che se da un lato ha prodotto gli interventi dai toni misurati e comunque ottimisti del presidente, ha portato alla luce invece un atteggiamento assai più censorio del tecnico nei confronti della squadra. Gallo ha parlato di squadra esperta, di giocatori navigati che hanno commesso errori imperdonabili. Tutto vero. Però un’accusa tanto diretta non c’era mai stata in passato anche di fronte a situazioni simili.

Atteggiamento che contrasta con quello assunto dal presidente. Che sia il gioco delle parti? Poliziotto buono e poliziotto cattivo? Con un rischio evidente: la possibilità che venga ad incrinarsi il rapporto tecnico-squadra.

Gli effetti potremo verificarli nelle giornate a seguire anche se è chiaro a tutti che la Ternana ha bisogno estremo di un’accelerazione impetuosa perché può ancora puntare al secondo posto o al terzo che sia in campionato e perché ha una finale di Coppa Italia da giocarsi.

Bandecchi ha compreso benissimo che la stagione può ancora chiudersi con un bel segno più, magari anche con la promozione in B e sta facendo di tutto per tenere saldo il gruppo tenendone alto l’umore pur senza dimenticare di richiamare ognuno alle proprie responsabilità.
Però dal campo deve arrivargli la risposta più chiara e netta possibile: una vittoria ad Avellino per aprire una serie di risultati utili indispensabili per tornare a sogna