Ternana, a marzo ti giochi il futuro
Il pareggio nel recupero di Rimini aveva riacceso qualche speranza in una Ternana che poteva avere imboccato la strada del recupero. Invece, subito dopo, la sconfitta di Sambenedetto del Tronto, ha regalato l’ennesima doccia gelata ad una tifoseria che, inevitabilmente, vede assottigliarsi le proprie fila. Passare dall’idea di vivere una stagione in gloria alla realtà di un campionato di completa remissione è stato un per corso lungo sulla carta ma rapidissimo nel proprio svolgimento. Tant’è che oggi la Ternana si ritrova a fare i conti con una serie negativa preoccupante (tre pareggi in nove partite) e una situazione interna davvero poco allettante.
Soprattutto per via dei continui infortuni che mettono a dura prova il lavoro di Gallo così come avevano riservato identico trattamento ai suoi predecessori, De Canio e Calori. Davvero un dato preoccupante: oltre venti infortuni muscolari: gli ultimi due (Fazio e Furlan)proprio sabato scorso. Immaginare che proprio questo possa essere stato uno dei problemi irrisolti della faticosa stagione della Ternana è fin troppo facile. Purtroppo sembra essere complicato individuarne le cause e ancora di più porvi rimedio in una stagione che non concede respiro. Anche il mese di marzo imporrà ai rossoverdi gli ennesimi straordinari con sei partite in programma. Problema che non sarebbe stato tale se l’organico fosse stato in buona salute. Ma così non è per cui Gallo sarà costretto a lavorare di fantasia sperando di trovare le giuste contromisure.
Ma al di la di tutto questo sarà fondamentale per i rossoverdi ritrovare quel pizzico di tranquillità che da sola potrebbe ridurre il tasso di errore altissimo mostrato nell’ultimo periodo.
Anche a Sambenedetto un gol in avvio incassato per una palla persa malamente in uscita e la successiva transizione sbagliata della difesa. E siccome la Ternana non è squadra con grande personalità la partita, di fatto è finita lì. Tranquillità per limare il tasso di errore e convinzione, autostima, personalità per provare la giocata, per dare una opzione in più alla manovra d’attacco che, se portata avanti con la paura di sbagliare, finisce inevitabilmente con l’infrangersi sulla diga difensiva avversaria.
Nel frattempo dal coro rossoverde è uscita una voce forte, quella di Fabrizio Paghera che senza peli sulla lingua ha definito “indecente” la prova di sabato scorso e “indifendibile” questa Ternana. Parole dure pronunciate nella speranza che possano servire a scuotere definitivamente un gruppo che ormai da un paio di settimane lavora in ritiro a Cascia. Una scelta inevitabile anche se nessuno considera il ritiro la panacea di ogni male. Perché il mese di marzo propone una serie di confronti durissimi anche se quattro di questi da giocare in casa. Match contro squadre d’alta classifica a cominciare dal Monza berlusconiano di scena domenica al Liberati. E proprio nella convinzione che la tifoseria può diventare elemento di stimolo in più, lo stesso Paghera ha fatto appello ai tifosi affinché “in questa fase si ricompattino con squadra e società” per trovare quell’unità d’intenti indispensabile per portare a compimento quella che oggi sembra diventata una vera e propria impresa.
La Ternana oggi è nella terra di mezzo: perdere ancora vorrebbe dire inguaiarsi definitivamente, incassare qualche buon punto riaprirebbe le speranze play off. La palla ce l’hanno tra i piedi Fazio e compagni. Se riusciranno a giocarla come si deve e con estremo ardore avranno il Liberati dalla loro. Altrimenti, facile immaginare che sarà ancora contestazione.
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