Taranto… Ricomincio da te!
Bene amici, il tempo purtroppo o per fortuna passa in fretta a seconda delle situazioni.
Abbiamo ancora tutti impresse nella mente le immagini dei festeggiamenti per la vittoria del campionato di serie D e conseguentemente la promozione in serie C, che già dobbiamo accantonarle per far posto alla ripresa ufficiale della stagione calcistica 2021-22.
È iniziata, infatti, la nuova stagione calcistica per il nostro straordinario Taranto, domenica 25 luglio con il ritiro della squadra in quel di San Giovanni Rotondo.
Perché proprio in quella bellissima località non è dato sapere con certezza, ma personalmente ho pensato che forse già il team Taranto si predispone a chiedere un miracolo a san Pio per quest’anno!
Certo amici, è solo una battuta la mia, ma dobbiamo anche entrare nell’ottica che il campionato di serie C è molto molto impegnativo sotto tutti i punti di vista: atletici, normativi, finanziari, gestionali e quant’altro.
Fino al 12 agosto comunque, tutta la squadra avrà il tempo e lo spazio necessario per ritrovare il proprio equilibrio fisico, spirituale, morale e mentale.
Bisognerà anche amalgamare tutta la squadra creando la giusta coesione tra i giocatori rimasti della passata stagione e i nuovi acquisti.
Tutto ciò ovviamente non è facile poiché ogni calciatore dovrà dimenticare vecchi schemi e moduli di gioco già memorizzati per adeguarsi ai nuovi e sviluppare le giuste intese con i compagni, ma anche con gli allenatori, con i preparatori atletici e match analyst al fine di creare quella macchina perfetta che consente ad un team di ottenere i buoni risultati prefissati.
Ma oltre a tutto ciò bisogna anche considerare le concorrenti! Quest’anno avremo a che fare oltre che con il Bari, nostra avversaria storica (per sentito dire poiché non ho mai potuto assistere ad uno stra- derby del genere data la mia giovane età, ma ora potrò farlo finalmente!), con il Foggia che fu ed è allenato da un certo Zeman, con l’Avellino più volte in serie A, ma soprattutto niente meno che con il Palermo, il Catania, il Messina ed il Pescara note squadre che hanno sfornato fior di calciatori fuoriclasse, per ultimo un certo Dybala.
Non so se è chiaro in che “guaio” ci siamo cacciati! Scherzo ovviamente (ma non troppo).
Tuttavia il diesse Montervino unitamente al suo staff non è certo restato a guardare le altre squadre più blasonate, ma anch’egli ha messo a segno svariati colpi di mercato non da poco culminati con l’acquisto di Lorenzo Longo. Stiamo parlando di un ottimo centrocampista che potrà dare una mano al nostro capitano Marsili e a Diaby che per fortuna è stato riconfermato.
Per quanto riguarda il problema Covid e stadi, ora con il green-pass sarà possibile avere una capienza del 50% degli stadi, quindi per il Taranto dovremmo essere intorno ai 6.000 spettatori. Speriamo che ciò venga confermato in modo da tornare ad avere spettatori paganti e forse abbonati sugli spalti a fare da dodicesimo giocatore!
Personalmente quest’anno ho un po’ di timore per le sorti del nostro Taranto poiché come detto prima, mi sembra un po’ il vaso di coccio tra i vasi di ferro, ma per fortuna ci ha pensato mio nonno a risollevarmi un po’ il morale. Ieri era appunto la festa dei nonni e sono andata a trovarlo raccontandogli le mie perplessità e i miei timori, ma lui come sempre ha saputo trovare
le parole giuste per confortarmi raccontandomi (come fosse la prima volta ed io devo fingere di non averli mai sentiti prima!) tutti gli aneddoti del Taranto dei suoi tempi: i presidenti Pignatelli, Fico, Carelli, i calciatori mitici Petrovich, Selvaggi, Gori, Iacovone che aveva un’elevazione incredibile (ed ogni volta mio nonno aumenta di una spanna il segno sul muro dell’altezza a cui riusciva ad arrivare… Tra un po’ arriveremo al soffitto!) Ma forse il mio caro nonnino ha ragione: chi può dire che magari anche quest’anno il Taranto possa fare un exploit incredibile e magari ottenere qualcosina in più di una semplice salvezza.
Io come sempre ci credo e voi?