SE LA CANTANO E SE LA SUONANO (da soli)…

Ormai siamo alla disperazione. Quindi…..alla totale violazione delle regole (ma fino a lì siamo abituati), ma qui si arriva ai reati. Alle fake news. Sino ai falsi in bilancio.

Ma si, mi riferisco sempre a loro. Alla banda che cerca di rimanere incollata alla poltrona. Ai Gravina, ai Ghirelli. A quella stampa che, senza dignità, si presta a riportare notizie in modo strumentale e distorto. Come se i presidenti delle società di calcio, che anche in questo periodo così difficile mettono soldi e risorse per mantenere in vita il movimento, siano tutti fessi.

E partiamo dal capo. Da quel Gabri che ormai, come i Graffi avevano annunziato da settimane, non sa più che pesci prendere pur di rimanere per il prossimo quadriennio (oddio no) alla testa della più grande federazione italiana.

In primo luogo non sa chi lo possa candidare.

Vittorio perdona, ma non aveva stretto un patto, con Sibilia, per ritirarsi a fine mandato?

Qui si ha la memoria corta. Noi dei Graffi siamo comunque pronti a rinfrescarla. A tutti. Pare che Gabri se ne voglia dimenticare….sempre preso da altro (avvertite la signora Ibarra che la fanciulla, avvocatessa Faggi, non è tornata a Firenze, ma  si è installata a Via Tagliamento 10, a due minuti dalla Federazione, con tanto di targa dello Studio Legale del Professor Pierfrancesco Bruno). A proposito, ma solo casualmente, questo Professor Bruno non colui che è stato nominato, da Gabri, quale Presidente della Commissione che dovrebbe valutare la solidità degli acquirenti delle società calcistiche? Se la memoria non mi tradisce …

E dai Gabri, non te la prendere. Lo sai che I Graffi sanno tutto. Hanno buoni amici a via Allegri e fanno informazione. Non come i Fulvio Bianchi al quale mi dedicherò in seguito.

Anche questa commissione, che dovrebbe certificare la solidità degli acquirenti delle società calcistiche, è la solita fuffa di Gabriele. La norma c’è. E’ scritta nel Comunicato Ufficiale 112/A del 7 novembre 2019,( I Graffi sono rigorosi e precisi) non è servita a un bel niente. Vero Trapani e fra un po’ anche Livorno?

Mai più casi Pro-Piacenza tuonava Gravina con il compagno d’avventura Ghirelli. Eccovi serviti. Il campionato era appena iniziato e già si perdevano i pezzi. In barba alle regole e alle norme che nessuno, nelle attuali Federcalcio e Lega Pro, applica….

L’unica norma, largamente applicata a Via Allegri e a Via Jacopo da Diacceto, è quella dei favori.  Del piazzare gli amici, dei Paolucci. Del Salaria Sport Village.

Tu, Professor Bruno diventi Presidente di una commissione importantissima. Perché garantisce la solidità degli acquirenti di società sportive. Io, casualmente, ti piazzo a studio la mia fanciulla prediletta. Coincidenze si sa…

Ma torniamo alla candidatura del bel Gabri.

In primis, un po’ di memoria storica, caro Fulvio. Perché qui ci si è dimenticati che Gabri per essere eletto aveva firmato un preciso impegno. Al termine del biennio avrebbe lasciato il campo libero a Cosimo Sibilia, altro concorrente alle elezioni insieme a Tommasi dell’Aic. Nell’impasse totale, che avrebbe portato all’ennesimo commissariamento (come precisato a chiare note da Giovannino Malago’) si arrivò al compromesso. Gli altri candidati si ritirano e, al termine del biennio sino alle Olimpiadi, subentra il Presidente dei Dilettanti. La forza trainante del calcio. 

Tutto fatto. Baci abbracci. Strette di mano. Garanti dell’accordo … non so se mi spiego!

E così il 22 Ottobre 2018, data funesta per il nostro calcio, in mano a dilettanti veri (del tipo Spadafora), elezione plebiscitaria con candidato unico.

E ora di quell’accordo (ma non è che per caso c’è qualcosa di scritto con tanto di firme? perché allora sarebbe imbarazzante), che ne facciamo?

Ma nulla, si sa, la parola di Gravina è come quella di Ghirelli. L’etica è per  gli altri. Io me ne frego. Mi candido e vediamo come finisce. Con tutti i favori che ho fatto e soldi e incarichi (vero Tardelli?) qualcosa mi rimarrà in mano…..

Ma qui nasce il problema. Per norma  Federale e per l’articolo 3 delle Noif occorre una componente che mi candidi. Che nella propria assemblea raccolga almeno la maggioranza delle firme.

Ahia, e mo’ che faccio? Chiedo al vecchietto di Gubbio, ma ha fatto talmente male che ho timore a chiedere. Come ad appoggiarlo. Perché questo si schianta. Gabri sa bene che la Lega Pro, ancorché cosi malridotta, proprio sotto i colpi di Ghirelli e Paolucci (Il Toninelli di Firenze), vale ancora il 17 per cento. Risulta essere ancora decisiva.

Allora alla Serie B? Umh Balata è autonomo. Decide da solo con le sue società…

Ci sarebbe l’Aic. Gli ho fatto fuori Tardelli che poteva essere pericoloso. Infatti Calcagno ha stravinto. Ma quelli sono tutti belli inquadrati. Candidano sempre un ex calciatore. Se candidano me si espongono proprio (per non usare un’altra espressione più colorita che comincia con sp …).

Allora sai che faccio? Chiedo alla Serie A. Magari appoggio Dal Pino per una rielezione. Ma si sa che la Serie A pensa solo ai propri interessi. Ai diritti televisivi. Poi c’è Lotito, “ce penso io”, quello mi leva pure le mutande.

Il nostro Gabri telefona. Smania. Si agita, è molto nervoso.

Niente, non se ne viene fuori.

Gabri non voleva candidare Ghirelli, dopo gli sfracelli combinati. Ma il vecchietto, che deve sbarcare il lunario altrimenti i creditori se lo mangiano, si agita anche lui. Nonostante la peggiore presidenza della Serie C della storia.

Ghirelli sa bene del malcontento (eufemismo) delle società sulla sua gestione. A proposito, l’ultima “chicca” (reato) è già pronta e riguarda il bilancio 19/20 che deve essere (dovrebbe) ancora approvato nell’assemblea del 18 Dicembre.

Il Consiglio Direttivo, tappandosi il naso, ha approvato il 23 Novembre. Quindi l’assemblea è chiamata a sua volta all’esame del documento. Fatto di superconsulenze esterne. Di compensi assurdi. Di Buttara, di Paolucci, di strategic manager tipo Carito. Di soldi non recuperati a Macalli. Di spese assurde per la sede. Di compenso per il Presidente che dovrebbe essere a titolo gratuito…

Ebbene il bilancio (art.2429 c.c.) dovrebbe essere depositato in sede nei 15 giorni antecedenti l’assemblea…

Emh, manco per niente.

E le società sono in fermento. Desiderano capire come siano stati spesi i propri soldi. Chiedono che il documento venga inviato, stante il periodo, via pec.

Il buon Naldoni, il direttore amministrativo, di fronte alle insistenti richieste delle società cincischia. Confessa che il documento non è pronto (?)… Potrebbe esserlo, forse, lunedì….

Ma come? Ma allora il Direttivo che documento ha approvato? E la relazione sulla gestione? E soprattutto il Collegio Sindacale che fa? Questi stanno ancora correggendo le poste?

Non è certamente superfluo ricordare che il buon Macalli cadde proprio sulla mancata approvazione del bilancio e il Coni dovrebbe chiedere alla Federazione di fornire chiarimenti. Please.

Insomma. vecchietto di Gubbio  & Company spedite rapidamente la bozza del bilancio a tutte le società. I Consiglieri controllino che si tratta dello stesso documento. Date modo alle società di studiarlo prima del 18. Non vorrei che se ne debbano vedere delle belle…

Altro che candidature ed elezioni federali.

Tornando a noi. Ieri ne hanno combinata una ancora più grossa, se possibile.

Nel disperato tentativo di rimanere attaccati alla poltrona, evidentemente Gabri, vistosi perduto e non trovando una componente che lo candidi, ha ceduto e ha deciso di tenersi Ghirelli (forse). Francè, ma ce li  abbiamo almeno metà piu’ uno dei presidenti che mi vogliono? Qui occorrono 30 volontari. 

Per le vicende sulla ripartizione dei diritti del minutaggio giovani in 39 hanno votato contro. Le società restanti del Girone Nord e Centro  che hanno perso l’impugnativa delle delibera al Tribunale Federale sono ancora più incavolate. Parliamo di venti voti.

Allora, sai che ha fatto il vecchietto pur di accreditarsi, pur di fare vedere che è utile?

Si è inventato un tavolo, come quelli che ha fatto Gravina in questi due anni sciagurati.

Si chiama tavolo della fuffa. No, chiedo perdono, si chiama tavolo delle riforme (?).

C’era la Capotondi (nella foto sotto con la signora Ghirelli). C’era Tognon. C’era Paolucci. Collegato c’era anche qualche Presidente del Direttivo…

Il citato “tavolo delle riforme” ha partorito….. l’ appoggio della Lega Pro al Presidente Gravina. Ma come? Ma se è l’assemblea che deve decidere! Ci vogliono 30 presidenti volontari che debbono dare ancora dare fiducia a questi personaggi. Mica si può fare da soli.

Francè, l’hai combinata veramente grossa. Parla a titolo personale. Ci sono delle regole di democrazia da rispettare. Vediamo, anche, se ci sono i 30 e poi, eventualmente, se ne riparla.

Ormai ci dobbiamo aspettare di tutto. Anche che il Comitato etico approvi e forse anche il Papa.

Intanto, con le dichiarazione fuffa che la Lega Pro appoggia Gravina e le riforme (ma quali?) l’ottimo Fulvio Bianchi, su Repubblica, la spara grossa anche lui. Dimentico del ruolo e dell’etica.

Titolo : “La Lega Pro sta con Gravina” E nel pezzo, “E’ fermo il sostegno della Lega Pro alla ricandidatura di Gravina”.

Ma chi l’ha detto, la Capotondi? Il tavolo delle riforme?

Regole calpestate. Norme ignorate. Bilanci rifatti. Fidanzate piazzate. Ma fatemi il piacere!

Questi se la cantano e se la suonano… da soli.