SARANNO FAMOSI, MATTEO GABBIA: PERSONALITA’ E QUALITA’ PER IL MILAN DEL FUTURO

Il campionato di Serie C, è entrato nel vivo dello svolgimento dei play off e play out, che decreteranno gli ultimi verdetti di stagione dopo la conclusione della regular season. Noi di @graffisulpallone.com, continuiamo il nostro affascinante viaggio alla scoperta dei giovani emergenti presenti all’interno di questa categoria, ancora in grado di  essere  un importante serbatoio per il calcio dei “grandi”.

In questa nostra rubrica, abbiamo già presentato diversi ragazzi interessanti che si sono messi in luce nel corso della stagione. Vogliamo in questa occasione parlarvi di Matteo Gabbia, Lucchese, classe ’99, centrale difensivo, cresciuto nel settore giovanile del Milan e già nel giro della Nazionale Under 20.
Il club rossonero lo ha girato in “prestito” a Lucca. A fare la sua prima esperienza a livello professionistico. La stagione del ragazzo di Busto Arsizio, è più che positiva, ha confermato quel che di buono aveva fatto già vedere nelle giovanili del Milan. Gabbia è dotato di notevoli qualità fisiche alle quali abbina doti tecniche inusitate per un difensore. Qualità che gli hanno permesso di  essere più volte utilizzato anche a centrocampo o addirittura sulla trequarti , idea questa partorita dall’ex tecnico della Primavera milanista, Stefano Nava.

Prima di far ritorno al Milan, dovrà impegnarsi nel tentativo di salvare, sul campo, la Lucchese. Sulla formazione toscana ha pesato la mega penalizzazione che ha condizionato l’intero campionato.

Gabbia un predestinato. Se riuscirà a confermare le sue qualità potrà essere uno dei volti nuovi del Milan che verrà. Già Montella, quando era alla guida dei rossoneri, aveva visto in Gabbia delle doti tecnico/tattiche importanti. Vanta, giovanissimo, un esordio lampo in Europa League. Sulle sue tracce sembra esserci il Torino, riteniamo però che il Milan non abbia alcuna intenzione di lasciarselo scappare. A soli 19 anni vanta un’incredibile personalità e duttilità tattica che farebbe felice ogni allenatore. Modestia e piedi ben saldi a terra, come sta facendo finora, sono i presupposti per farne il futuro “ministro della difesa” di qualsiasi club di prima fascia .