Questa Ternana è un bene prezioso per il calcio italiano
Ternana? Un rullo compressore. Lo ha confermato contro il Catania proprio come nel confronto con la Casertana. Due squadre in grande spolvero arrivate con legittime ambizioni al Liberati e rispedite a casa con cinque gol a testa sul groppone.
I numeri sono fantastici. 59 punti e una partita da recuperare, 61 gol all’attivo con 18 giocatori a segno fin qui (l’ultimo ad iscriversi al gruppo Paghera, nella foto di copertina al momento della marcatura) per un +43 di differenza reti difficilmente immaginabile. Unica imbattuta nelle prime tre serie dei cinque campionati più importanti in Europa.
Ma al di la dei numeri è la personalità acquisita dalla squadra che impressiona. Lucarelli sa far interpretare ai suoi ogni tipo di partita. Aggressiva o attendista, ma senza mai dimenticarsi di tenere sotto pressione la difesa avversaria. Dominante anche quando lascia il pallone agli avversari com’è successo con il Catania, salvo poi affondarli con ripartenze fulminanti.
La qualità sommata all’umiltà è la miscela che sta facendo grande questa squadra capace di dominare fin qui un girone da sempre ritenuto terribile. Certo, in era Covid senza pubblico in tribuna l’aspetto ambientale viene un po’ a cadere. Ma se è vero questo per le gare in trasferta è altrettanto vero per quelle giocate in un Liberati che quest’anno sarebbe stato preso d’assalto.
Migliorabile? Certo, sempre e comunque come qualsiasi altra squadra. Ma far lievitare un rendimento come quello offerto fin qui dai rossoverdi sembra davvero complicato stante i 2,56 punti di media a partita impreziositi dai 2,65 gol di media rifilati agli avversari.
Contro il Catania la Ternana si è concessa un paio di distrazioni su palle inattive (è capitato più di una volta) rischiando di vedersi raggiungere sul 2-2. Ma poi la reazione è stata devastante a confermare una superiorità palpabile.
La crescita è confermata dalla capacità di gestire la partita com’è successo contro gli etnei, di andare in gol con uno qualunque dei suoi interpreti. Mammarella, al rientro da titolare dopo due mesi ha regalato una perla straordinaria dopo 65 secondi, Defendi ha bissato dopo un quarto d’ora: i due terzini, 73 anni in due.
Ma non è finita perché ci sono ancora tante partite da giocare e anche se il margine sulle inseguitrici è decisamente ampio, Lucarelli ha subito ricordato che ad oggi ci sono soltanto numeri e statistiche fantastiche. Però il campionato ancora non è vinto e la Ternana ha bisogno di farlo suo per dare ulteriore spinta alla progettualità di una società che non si ferma al presente, che guarda oltre l’ostacolo cercando di costruire le basi per un futuro solido alla squadra come nessuno, prima di Bandecchi, aveva fatto con la stessa tenacia e determinazione.
La Ternana è diventato un bene prezioso per il calcio italiano perché ha una società solida e ambiziosa come poche altre. La squadra strappa applausi, Bandecchi e i suoi catturano ammirazione.
La foto dei copertina che ritrae Paghera è stata tratta da www.ternanacalcio.com