PETTINARI E DONNARUMMA, NESSUNO COME LA TERNANA
Adeguare la squadra che ha stravinto il campionato di serie C alle esigenze superiori del torneo cadetto era e resta l’obiettivo della Ternana. Di una squadra che ha quale obiettivo unico una salvezza tranquilla. Ma se poi in corso d’opera aggiungi Alfredo Donnarumma a Stefano Pettinari viene facile immaginare che vuoi qualcosa in più, che quelle “ambizioni silenziose” di cui parlava Cristiano Lucarelli più di un mese fa ora sono meno silenziose. Tutti guarda alla Ternana con occhio diverso perché aver messo nel motore due degli attaccanti più importanti della serie B vuol dire davvero tanto, è come essersi tolti di dosso quel velo sotto il quale un po’ tutti celano le proprie aspirazioni.
Fin qui quello della Ternana è davvero un mercato da applausi. Ghiringhelli e ora Martella esterni difensivi, Sorensen e il giovane Diakité ad aggiungersi ai confermatissimi Boben e Kontek. In mezzo al campo Agazzi aspettando il pieno recupero di Palumbo che nel frattempo la Ternana ha acquistato dalla Sampdoria. E poi Capanni, Capone e Mazzocchi, giovani che potranno aggiungere quella quota di gioventù che serve sempre a miscelare una squadra esperta che continua a poggiare le proprie fondamenta sul gruppo che ha fatto sfaceli un anno fa. Da Defendi a Proietti passando per Furlan, Falletti e Partipilo e tutti gli altri ancora in organico. Chiaro che l’infortunio patito da Partipilo (18 gol e 16 assist l’anno scorso) del quale non si conoscono ancora tempi certi di recupero, ha mosso le acque in avanti, richiesto un intervento in più forse non programmato. Però andarsi a prendere Donnarumma e Martella, due elementi tra i più importanti del Brescia indicato tra le pretendenti alla promozione è un segnale forte, chiaro, inequivocabile.
La Ternana in serie B tutto vuole fuor che recitare un ruolo da comprimaria. “Umili ma determinati, rispettosi degli avversari ma convinti del propri mezzi” ha ribadito più volte il tecnico che dal mercato aspetta ancora qualche pedina. Il diesse Luca Leone ci sta lavorando e non è da escludere che qualche altro aggiustamento possa arrivare in mezzo al campo e in difesa, anche attraverso cessioni che stanno diventando fondamentali per rendere l’organico numericamente adeguato, togliendo cioè gli elementi chiaramente in esubero e forse anche qualche altre che non ha pienamente convinto nella fase di preparazione.
Come l’anno scorso non c’è d’aspettarsi una Ternana a mille già nelle prime uscite, la partita di Coppa Italia contro l’Avellino, superato ai rigori, lo ha confermato. Quella di lunedì con il Bologna sarà un utilissimo test sulla strada di uno standard di forma accettabile. La serie B, come tutti gli altri campionati, si vince in primavera. Partire forte non è così fondamentale anche se, visto il calendario, ci vorrà sin dall’inizio una Ternana “seria” per evitare guai.
Intanto merita un applauso l’ideatore delle maglie da gara per la prossima stagione. Belle e piene di contenuti legati al territorio, alla storia e all’impegno sociale della Ternana. La scritta Fere nella parte posteriore del colletto, il riferimento all’associazione “Terni col cuore” attivissima nel sociale e, infine, la citazione di tutti i comuni del territorio provinciale sulla terza maglia, apprezzabile operazione di marketing territoriale come ha spiegato alla presentazione Gianluca Serpetta, rappresentante della Macron, sponsor tecnico della Ternana. Un lavoro in simbiosi che stimola ulteriormente la passione dei tifosi finalmente tornati allo stadio per applaudire la squadra dei record (rinnovata) che l’anno scorso hanno potuto ammirare soltanto in televisione.
La foto di copertina è tratta da www.ternanacalcio.com