Pausa finita, tornano i campionati di A e B. In LegaPro situazione molto delicata per quattro club
Con i posticipi disputati nella giornata di lunedì riguardanti Genoa-Milan (0-2) e Juventus-Chievo (3-0) in Serie A e Spezia-Venezia (1-1) in Serie B si è conclusa la prima giornata di ritorno dei rispettivi campionati, dopo una pausa invernale durata circa venti giorni. Un periodo intervallato dagli incontri di Coppa Italia che, se precedentemente risultava essere noiosa e snobbata dai club e dai tifosi, ora invece risulta essere poco più di un allenamento per la maggior parte delle big che si trovano ad affrontare formazioni di categorie inferiori le quali si ritrovano a recitare il ruolo poco piacevole di vittime sacrificali designate.
Pertanto parlare di farsa risulta sicuramente troppo esagerato, ma poco ci manca considerato il gap tecnico tra le pretendenti. Per fortuna ci ha pensato la Supercoppa Italiana a scaldare animi e cuori sia dei tifosi che della critica. Perché alle polemiche post gara, dovute all’ arbitraggio sui presunti favori alla Juventus (o penalizzato il Milan, decidete voi), nei giorni precedenti si era assistito anche a quelle legate al luogo designato per lo svolgimento della gara, ossia Gedda in Arabia Saudita, dove si sa che i diritti delle donne non sono sicuramente il primo pensiero in circolazione e per questo in Italia si era pensato bene di polemizzare sull’ episodio, coinvolgendo addirittura il governo!
Per fortuna il risultato finale, di 1-0 per la Juventus, ha riportato gli italiani a parlare del nulla calcistico, riproponendo la vecchia storia dei favoritismi nei confronti di una squadra che al momento risulta non aver rivali né dal punto di vista tecnico né societario.
Del resto la prima giornata di ritorno ha confermato tutto quanto detto sulla Juventus, vittoriosa come da copione sul Chievo, ma a far parlare questa volta è il rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo, che ha trovato sulla sua strada un grande uomo e portiere come Stefano Sorrentino, il quale alla soglia dei quarant’anni si è potuto togliere lo sfizio di parare un penalty al calciatore più forte (dopo Messi!) del mondo. Ottima vittoria anche per il Milan che sembra aver trovato in Paquetà una bella sorpresa, mentre per il Genoa si prevedono tempi molto difficili, considerando anche la cessione di Piatek proprio ai rossoneri, che nel frattempo hanno lasciato andare Higuain verso Londra, dal maestro Sarri, per dare seguito a un amore sbocciato ai tempi di Napoli. Cosa che purtroppo con i rossoneri non è successa, probabilmente anche per una gestione societaria ancora incerta e delicata.
Risale prepotentemente anche la Roma contro il Torino (3-2) grazie a una prova superlativa del giovanissimo Zaniolo, a cui ci auguriamo dipendano quanto prima le sorti della nazionale e che possa soddisfare le aspettative. Ma il botto di giornata riguarda la super Atalanta di Gasperini che nel 5-0 al Frosinone ha visto Duvan Zapata andare a segno ben 4 volte! Ottima vittoria per il Parma a Udine grazie a uno scatenatissimo Gervinho e spettacolare pareggio per 3-3 tra Fiorentina e Sampdoria, dove i viola hanno iniziato ad assaggiare le prodezze di Muriel, ma soprattutto hanno dovuto ammirare la voglia e la gioia di giocare e segnare dell’ eterno Quagliarella. Ottima prova anche del Napoli che con la vittoria per 2-1 sulla Lazio prova a mantenere il passo della Juve, nella speranza che prima o poi inceppi. Infine un ottimo punto che fa classifica per Spal, Bologna, Cagliari ed Empoli.
In Serie B il girone di ritorno si è aperto con la caduta del Palermo in casa sotto i colpi della Salernitana di Gregucci e del Verona sconfitto addirittura per 3-0 a Padova. Non ne approfittano Lecce e Benevento che nello scontro diretto pareggiano per 1-1, in una gara in cui i salentini hanno continuato a confermare il bel gioco espresso nel girone di andata ora rafforzati da un Tachtsidis in più che può dare ulteriore qualità al centrocampo giallorosso. A beneficiare più di tutti dei risultati è stato il Brescia che vince a Perugia e stacca il Pescara in classifica inchiodato in casa sullo 0-0 dalla Cremonese. Vince invece il Foggia del neo-tecnico Padalino che a Carpi, di fronte a oltre 1700 tifosi di fede rossonera al seguito, ritrova bomber Iemmello e il portiere Noppert autore di una grande prestazione grazie al rigore parato sull’ 1-0.
Finiscono in parità anche le sfide tra Cosenza e Ascoli, Spezia-Venezia e Crotone-Cittadella con i calabresi che, partiti con ambizioni di promozione, ora occupano l’ ultimo posto in classifica.
In Lega Pro a tener banco più dei risultati sportivi è la situazione di Pro Piacenza, Lucchese, Cuneo e Matera che il 30 gennaio potrebbero essere escluse dal campionato, secondo quanto affermato dal presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, per non aver sostituito la fideiussione nel termine ultimo del 17 gennaio scorso.
La situazione soprattutto in casa Matera è delle più preoccupanti visto che alla crisi societaria si è aggiunta anche quella tecnica, con un fuggi fuggi generale dalla città dei sassi da parte dei giocatori, e che a quanto pare abbia chiesto il rinvio della gara infrasettimanale di mercoledì a Catania.
Nel Girone A a guidare la testa della classifica è il Piacenza che con la vittoria per 2-1 ottenuta in casa contro il Gozzano supera la Pro Vercelli che si è vista rinviare la gara contro l’ Alessandria per neve.
Nel Girone B a guardare tutti dall’ alto verso il basso della classifica vi è il Pordenone, con Triestina Fermana e Imolese a inseguire, mentre nel Girone C la Juve Stabia continua ad occupare il primato in classifica nonostante lo 0-0 a Potenza. Si rialza il Catania dopo la sconfitta per 2-1 contro il Siracusa nel derby siciliano, grazie alla vittoria a tavolino ottenuta sul Matera che non si è addirittura presentato in Sicilia per la gara contro gli Etnei, segno evidente di una crisi a cui solo la rinuncia o la radiazione metteranno fine. A inseguire le vespe di Fabio Caserta al momento ci sono Trapani, Catanzaro e lo stesso Catania, ma spunta la Reggina che rinvigorita dalla nuova gestione societaria ha operato bene sul mercato e si è imposta per 3-1 contro la Viterbese del neo tecnico Franco Calabro.
Una partita quella dei calabresi viziata da un gol concesso senza motivo dall’ arbitro dal momento che sull’ azione dell’ 1-0 per i calabresi Tiziano Tulissi aveva preso il palo in pieno di testa con il pallone che era ritornato in campo senza danzare sulla linea di porta! Un episodio che ci riporta indietro ad episodi mondiali che vorremmo non aver mai vissuto.
Augurandoci che a prevalere sia sempre l’ aspetto tecnico e che a far parlare i tifosi siano solo i palloni calciati all’ interno della rete, sorge spontanea però un’ accurata riflessione riguardo alle polemiche sorte negli ultimi giorni. La prima riguarda quelle sorte intorno alla Supercoppa perché sebbene siano infondati i sospetti nei confronti della Juventus, va riconosciuto anche che gli arbitri sono degli esseri umani e che da tali vivono emotivamente ogni situazione, pertanto la sudditanza, intesa come impatto emotivo quando si affrontano certe squadre e partite c’è senza dubbio, come c’è sempre stata e sempre ci sarà. Ma allora perché non intervenire per migliorare la situazione magari iniziando ad usare ancora di più e meglio la tecnologia, come per esempio introducendo dei sensori sui terreni di gioco, che spegnerebbero una grande fetta di polemiche assurde e di conseguenza inutili?
Il secondo quesito riguarda la situazione in Lega Pro che rischia di lasciare i campionati orfani di ben 4 squadre e, sebbene il presidente sia deciso a intervenire, ci si chiede come mai ci si arriva a questo punto della stagione a situazioni simili.
Cose semplici e banali che però oltre a non trovare risposta rischiano di ripetersi ancora, chissà per quanto tempo, prima di cambiare veramente qualcosa. Ammesso che l’ intenzione di cambiare ci sia realmente.