PACCO, DOPPIO PACCO E CONTROPACCOTTO…
Qui le vicende del calcio italiano e di alcuni suoi dirigenti (alcuni dilettanti) peggiorano. Se possibile, di giorno in giorno.
In questo blog sono da sempre stato critico nei confronti di Gravina, il temporeggiatore. Purtroppo, da qualche tempo, anche nei confronti del neo presidente di Lega Pro, che oramai, passati i 70, sembra un po’ “decotto” rispetto ai tempi passati.
Ora, dopo il pressapochismo e l’incapacità gestionale, condita con la mancanza di conoscenza delle norme, siamo giunti alla falsa rappresentazione della realtà. Perdonatemi, ma non mi sta più bene.
Raccontare sui media che, a proposito del caso Pro Piacenza, si è voluto finalmente fare pulizia e che i furbetti hanno finito di esistere, prendendosi il merito di aver rinviato la partita di domenica è, perdonate cari lettori la crudezza, semplicemente falso.
Parlano gli eventi, a tutela della verità.
Il nostro Francesco da Gubbio. Sempre impegnato (come a lui piace) in “tour de force” fra i vari campi. Anche con destinazione turistiche nel week-end, accompagnato dalla gentile consorte (il che sa più di gita che di incontri istituzionali), per la partita di domenica, Pro Piacenza – Alessandria, non aveva fatto e previsto proprio nulla.
È bene che tutti sappiano la realtà dei fatti. Perché è il compito di chi fa comunicazione. E’ bene che si aprano gli occhi sulla gestione del calcio italiano. Come sto facendo ormai da tempo, forse per primo. Constatando, comunque, che tutti i giornali ed i media sembra stiano, anche loro, comprendendo in che mani siamo finiti.
Insomma. Nel totale silenzio della Lega Pro, domenica mattina il solito ex direttore generale del Pro Piacenza, quel Massimo Londrosi (che ben si conosce per essere ritenuto un valido rompiscatole) di fronte alla prospettiva che si disputi regolarmente la partita in programma alle 14,30, si arma di carta e penna (e computer) e scrive un po’ a tutti.
Al Coni, alla Federcalcio, alla Lega e all’Associazione calciatori. Segnala/rappresenta come, con tesseramenti raffazzonati nelle ultime ore e con qualche ragazzino mandato allo sbaraglio (anche da genitori sconsiderati, desiderosi di vedere i propri giovincelli giocare in una categoria professionistica, che per molti versi non lo è più), il Pro Piacenza stava tentando di evitare la quarta partita “in bianco”. Evento che avrebbe comportato l’esclusione dal Campionato di competenza ex articolo 53 numero 5) delle carte federali.
La letterina di Londrosi (chi la vuole, la può richiedere a questo blog) sottolineava l’anomalia più assoluta della vicenda (l’aver calpestato il diritto di sciopero dei calciatori). Si chiedeva, Londrosi, come avessero potuto la Lega Pro e il suo Ufficio Tesseramenti, concedere il visto di esecutività. Senza contare che la norma (articolo 104 numero 2 delle Noif) prevede che l’impiego dei neo tesserati è possibile solo a distanza di 24 ore (sic!). Mi domando: ma la Lega Pro come è organizzata?)
Apriti cielo. Immaginiamo le telefonate fra Coni, Gravina e Ghirelli. Il fatto è che questo Londrosi ha ampiamente ragione. I tesseramenti sono irregolari. I ragazzi non sono coperti da assicurazione. Questa situazione del Pro Piacenza è un insulto a tutti quei presidenti che mettono tempo e denaro nelle società. Quei presidenti che rispettano le regole e vorrebbero (avrebbero piacere) che il campionato si disputasse in maniera regolare (oggi per nulla).
Sempre nel silenzio della lega seguivamo, sui vari siti, la diretta della partita. Con voci altalenanti. “Si gioca. No non si gioca”. “La Procura sta controllando i tesseramenti”.
Tanto che così si era arrivati alle 14,34. Ancora non si sapeva se una partita professionistica di un campionato professionistico (organizzato comunque da dilettanti), si potesse disputare o meno.
E poi? Poi tanto tuonò che piovve.
La Lega Pro, dormiente il sabato e la domenica, si “accorge” che i tesseramenti sono irregolari. Che non si schiera la migliore formazione possibile. Di conseguenza emette un brillante comunicato ufficiale con il rinvio della gara. “D’intesa col Presidente Federale”.
E qui, poi, si arriva alla farsa.
Dichiarazioni roboanti su chi non rispetta le regole e i principi della competizione sportiva.
E ancora.
Ghirelli spiega, all’inclita ed al viandante, che la decisione è stata presa a seguito di un lungo confronto (e in accordo) con il presidente federale (Bum!). Per evitare che si scrivesse una pagina vergognosa del calcio italiano.
Ecco qui, il primo pacco.
Ma come, quando ve ne accorgete che il Pro Piacenza voleva schierare 4 juniores con tesseramenti fatti con la formula di addestramento tecnico (che ha ovviamente finalità del tutto diverse)?
Sono quindi a domandarmi, ma gli Uffici della Lega Pro, che dovrebbero comunque ben monitorare la situazione del Pro Piacenza, visto lo sciopero e l’imminente quarta gara che avrebbe comportato l’esclusione (finalmente) di quella squadra dal Campionato, che facevano?
Invece di andare in gita con la consorte, sarebbe stato più utile monitorare (al meglio) le situazioni.
Ma poi, “appropriarsi”, con levata di scudi, di una situazione tirata fuori solo dal povero Londrosi, no! Non è accettabile.
Basta proclami e frasi fatte. Qui ci vuole professionalità e attenzione. Altrimenti è bene andare a casa. I tesseramenti andavano controllati prima (avendo correttamente assunto le informazioni sullo schieramento) e non rinviare la partita dopo l’orario di inizio.
Ebbene, cari lettori, ritenete che la lezione sia servita? Manco per niente.
Mercoledì scorso. Turno infrasettimanale. E’ in programma la partita Pistoiese – Pro Piacenza.
Nel frattempo il Pro Piacenza non ha più l’allenatore (che si è dimesso) e l’allenamento del martedì è diretto da tale Gregory Campi del Monaco.
Beh, sicuramente questa volta saranno presi provvedimenti tempestivi. Saranno annullati i tesseramenti irregolari. Controllata la posizione dell’allenatore.
Illusi. Nulla di tutto questo.
Non solo la partita è in programma regolarmente, costringendo la Pistoiese ad emettere comunicati sulla disputa della gara. Ad organizzare steward, forza pubblica ed ambulanza. Ma, incredibile, la partita è anche giocabile sulla piattaforma delle scommesse!
Alla faccia della trasparenza, della regolarità e dei Comitati Etici.
Indovinate un po’, allora, a chi spetta richiamare l’attenzione delle istituzioni sportive?
Ma si. Sempre a lui, il rompiscatole. Al dottor Massimo Londrosi da Pavia. Il quale si arma di pazienza e scrive ancora una volta al Coni, alla Federcalcio, alla Lega, all’AIC e all’AIAC. Fa presente la situazione di grave irregolarità. Chiede che il Pro Piacenza venga considerato inadempiente ed di conseguenza escluso dal Campionato.
Beh, così sarebbe troppo facile, alle parole non possono seguire i fatti.
Insomma, lo sapete come è finita?
Questa volta è stato il Presidente Federale in persona che ha emesso un Comunicato Ufficiale (il numero 34/A del 23 gennaio scorso) con il quale dispone il rinvio di tutte le partite del Pro Piacenza.
Lasciamo perdere che per Statuto è la Lega Pro che organizza i Campionati. Che ne dispone i rinvii (articolo 1 numero 3, lettere b e c Statuto della Lega Pro). Allora perdonate, ma di fronte alla incapacità, anche di Gravina, non ne ho potuto più.
Anche qui i soliti sproloqui sui valori della competizione. Ma sempre grazie a Londrosi, altrimenti si sarebbe giocato e… scommesso!
Doppio pacco.
E infine.
Cari dirigenti, caro Gravina e caro Ghirelli, attenti che la misura è già colma.
Il Campionato di Lega Pro è totalmente irregolare. Falsato. Addetti ed appassionati si sono stancati delle facili promesse che rimangono sempre e soltanto tali.
Qui (in serie B ed in Lega Pro) siamo già al 24 Gennaio. Ancora non si sa il format dei Campionati. Le promozioni, le retrocessioni. I ripescaggi.
Il prossimo 30 gennaio (finalmente) è chiamato il Consiglio Federale per decidere. Non vi azzardate a rinviare. A cincischiare. Ad appropriarvi di meriti che non avete. E’ un semplice consiglio.
Altrimenti, dopo il pacco ed il doppio pacco, il contropaccotto ve lo “confezionerà” qualcun altro.