Nonostante gli acciacchi la Ternana ha la salvezza in pugno

Le due sconfitte di fila, Spal e Cremonese, e le aggiunte polemiche avevano creato qualche crepa nella Ternana  che aveva bisogno come il pane di battere il Pordenone. Si dirà, non un avversario impossibile visto che chiude la classifica. Giusto, ma al di la degli avversari quello che preoccupava era la capacità di reazione della Ternana. Che, va detto, contro i friulani non è stata straordinaria. Anzi, a differenza della precedente gara con la Cremonese che avrebbe meritato di pareggiare, per lunghi tratti ha rischiato di perdere. Però ci ha messo le due mai Iannarilli in qualche circostanza e il destro Pettinari per segnare il gol che ha portato in dote i tre punti.

Punti diventati oro colato al confronto con i risultati ottenuti dalle cosiddette pericolanti. Un punto l’ha preso in casa la Spal con il Cittadella e un punto l’Alessandria, sempre in casa con il Como. Le altre hanno perso, anche rovinosamente. Tanto che la classifica adesso sembra aver disegnato un solco profondo tra chi può (potrebbe) vivere giorni tranquilli e chi invece pare avere il destino segnato.

Pordenone quasi spacciato, Crotone e Vicenza che possono sperare o sognare di agganciare una delle due squadre, Cosenza e Alessandria, che oggi sarebbero chiamate a giocarsi il futuro con i play out.

La Ternana guarda il gruppetto dall’alto. Dieci gradini oltre l’Alessandria, uno in più rispetto al Cosenza. Le altre tre sono talmente lontane che farebbe fatica a distinguerne i colori.

Situazione delineata quindi. Pensiero di un osservatore forse superficiale. Perché Lucarelli e i suoi nelle prossime quattro partite avranno la possibilità di chiudere ogni discorso e regalarsi una primavera serena. Affronteranno infatti in rapida successione Vicenza, Cosenza, Como e Alessandria, alternando prima in trasferta poi in casa. Prima della prossima sosta di campionato quindi, la Ternana potrebbe aver scritto la storia di questa sua stagione di ritorno in serie B.

Condizionale d’obbligo ovviamente, perché il calcio è fatto d’imprevisti, di squalifiche e infortuni e da un paio d’anni anche di Covid. Per questo meglio restare fedeli al vecchio motto che chiede di pensare ad una partita alla volta, considerando la prossima sempre quella più importante.

Vicenza quindi sarà la prossima tappa, non proprio una classica di montagna con cinque cime da scalare come nel miglior giro d’Italia, ma una di quelle infide che sulla carta sembrano tranquille ma che poi fanno scappare la fuga bidone che ti mette in croce.

Occhio quindi, anche se una volta di più è la Ternana ad avere in mano il proprio destino.