METTI UN CAFFO ALL’ORA DEL CAFFE’
Meglio un caffè o un… Caffo?
Bene amici, lasciamo che i nostri cari calciatori si godano questi ultimi giorni di vacanza prima di andare in ritiro a San Giovanni Rotondo.
Intanto, nei piani alti di casa Taranto F. C. 1927 fervono i preparativi per l’ingresso nel mondo professionistico. Le trattative con i calciatori della vecchia rosa e con quelli con i quali si andrà a formare la nuova sono all’ordine del giorno e molte saranno le sorprese (in senso positivo).
Lasciamo quindi lavorare in tranquillità il team jonico.
Ascoltate invece quello che mi é capitato nell’ultimo week-end.
Approfittando del bel tempo ho pensato bene di fare una gita con gli amici sulle coste calabresi e precisamente a Vibo Valentia. Giunti nella località abbiamo pranzato in un bel ristorante sul mare. Al termine ci é stato proposto di chiudere il lauto pranzo anziché con il solito caffé con un ottimo Amaro del Capo della rinomata distilleria “Caffo”.
Mah… Ho pensato, (poiché non sono un’esperta di liquori) sarà una piccola azienda locale, sorta da poco e che magari produce solo questo “Amaro del Capo” cercando di farsi conoscere e affidandosi a malapena a qualche cameriere di buona volontà.
Ma poi a quale Capo si riferisce? Capo Nord in Norvegia forse? O Capo Verde in Africa?
Questa volta (ripeto, non sono un’esperta) mi sono sbagliata di grosso!
Intanto assaggiando questo “Amaro del Capo” servito assolutamente ghiacciato, come vuole la tradizione, devo dire che più che “amaro” é un elisir squisitissimo, dal gusto gentile ed aromatico che può essere apprezzato anche dai palati piú delicati.
Una vera sorpresa per me mentre per gli amici più esperti una conferma anzi una ri-conferma… per chi ha volto fare il bis!
Al punto che é subentrata una forte curiosità di sapere altro su questo eccezionale prodotto locale che poi ho saputo essere in realtà di livello mondiale.
Allora. Intanto si chiama “Amaro del Capo” poiché si riferisce a Capo Vaticano, una splendida località balneare a pochissimi Kilometri da Vibo Valentia e Tropea. L’immagine sulla bottiglia é l’esatta riproduzione della parte piu’ bella di Capo Vaticano con le sue meravigliose baie e insenature.
I titolari sono il Cavalier Giuseppe Caffo insieme a suo figlio Sebastiano, discendenti di una nota dinastia di “mastri distillatori” della Sicilia poi trasferitisi in Calabria per il più facile reperimento delle erbe aromatiche e medicamentose che ne compongono l’eccezionale ricetta.
L’ “Amaro del Capo” é solo il capostipite di una serie di eccezionali liquori, aperitivi e cocktail prodotti dalla pluripremiata distilleria Caffo. Ma vi é di più: il Cavalier Caffo é anche il Presidente dell’Unione Sportiva Vibonese Calcio che quest’anno militerà come il nostro Taranto in serie “C”! A questo punto non sono piú riuscita a trattenermi e dopo vari tentativi telefonici ho ottenuto un intervista al Cavalier Pippo Caffo in persona.
Il patron della Vibonese é stato gentilissimo oltre ogni legittima aspettativa. Ci ha fatto visitare la sua splendida distilleria, eccezionale realtà locale e mondiale avendo sedi sparse un po’ in tutto il mondo.
Come dicevo prima, quindi, ho potuto constatare di persona che la distilleria vanta, oltre all’ormai famoso “Amaro del Capo” numerosi altri prodotti che vanno dal LiquorICE (liquore calabrese di pura liquirizia) al Limunì (liquore con infusione di corteccia di vero limone calabrese naturale). Dal Bergamia (liquore con un particolare bergamotto che cresce solo in Calabria) al Finocchietto (liquore al finocchio selvatico).
Per non parlare poi di anice, anisetta, sambuca, brandy invecchiato all’arancia. Inoltre l’azienda produce aperitivi e bitter, crema di limone, di mandorle, liquori ai fichi d’india, al mirto calabrese, nonché nocino del Monte Poro.
Un’altra importantissima e ricca sezione é costituita dalle grappe di vario genere: alla liquirizia, al peperoncino, da raspe di uve pregiate di vitigni calabresi, di acquavite, di uve anche estere quali cabernet e sauvignon, pinot e chardonnay.
La distilleria Caffo a seguito dei grandi successi ottenuti ha inoltre acquisito la mitica “Borsci”, la “Amaro Santa Maria”, la “Mangilli” e perfino la “Petrus”.
Ora qui non posso continuare a elencare tutti gli eccezionali
prodotti della distilleria Caffo, ma vi consiglio di provare direttamente almeno il già noto “Amaro del Capo” magari gustandolo nel suo tipico bicchierino esclusivo che ne esalta il gusto e obbligatoriamente ghiacciato. Così potrete comprendere pienamente il motto dell’azienda Caffo: “Gli altri amari sono amareggiati perché d’estate non si bevono ghiacciati”.
Intervistato sul tale motto il Cavalier Caffo mi ha riferito che la scoperta dell’esaltazione del sapore dell’amaro facendolo ghiacciare in freezer fu del tutto casuale e dovuta ad una dimenticanza di un appartenente alla dinastia Caffo che appunto non ricordò di aver lasciato la bottiglia in freezer, a questo punto ben vengano gli errori! (sempre che siano commessi in buona fede).
Per quanto riguarda il calcio, invece, il Presidente Caffo ha riferito di sentirsi veramente onorato di essere riuscito a portare una piccola squadra di provincia, la Vibonese, al campionato di serie “C” ed a gareggiare con squadre blasonate e di maggior spessore quali il Bari e il nostro Taranto. Sarà un campionato difficile e combattuto, ma egli saprà gestire la sua squadra come la sua rinomata distilleria e cercare, quantomeno, di restare quanto piú a lungo nel primo gradino della serie professionistica.
“C” come Caffo allora e in bocca al lupo per le gloriose partite che lo aspettano specialmente contro il nostro Taranto.
Sarà sicuramente un campionato esaltante.
Io “C” credo sempre e voi?