Massimo Giove, la crescita del club figlia di una sana gestione

Bene amici, oggi voglio cominciare con un aneddoto che  raccontava spesso il mio professore di filosofia. Un giorno un marinaio ubriaco, aveva scommesso una bella sommetta, con gli altri marinai, che il mattino successivo  sarebbe stato capace di bere tutta l’acqua del mare.

All’indomani, passata la sbornia, si rese conto della stupidaggine che aveva detto, ma gli altri marinai volevano che tenesse fede alla sua promessa. Stava per nascere una rissa e nessuno faceva più il suo lavoro, quando il capitano della nave, che era molto furbo, apparve sul ponte della nave  e sentenziò: ora basta! Egli ha promesso  di bere il mare, ma non tutti i fiumi che vi arrivano , voialtri, quindi, fermate i fiumi che si gettano in mare e lui, poi, lo berrà. Tutti i marinai si guardarono in faccia l’un l’altro e ripresero subito le loro occupazioni.

Ecco spiegato, quindi, il vecchio proverbio: “promesse di marinaio”.

Ma perché ho voluto raccontarvi questa simpatica storiella? Per farvi comprendere che il Presidente Giove, insieme a tutto il suo staff, non fanno  “promesse di marinai”, ma hanno perfettamente tenuto fede dal primo giorno a quelli che erano gli impegni presi e cioè la famosa “comoda salvezza” che era l’obiettivo dichiarato fin da subito e già ottenuto ben prima della fine del campionato.

In una intervista di qualche giorno fa, all’emittente televisiva “Due mari tv”, il presidente Giove ha dichiarato di essere stato un po’ contestato dai tifosi a causa del girone di ritorno non all’ altezza di quello dell’andata. In quello di andata si sono infatti ottenuti ben 30 punti, mentre nel ritorno finiremo più o meno con appena la metà.

Bene, questo non significa assolutamente nulla! A mio modesto parere, sarebbe stato strano il contrario. Partecipare ad un campionato di serie C, dopo tanti anni di serie minori ed entrare immediatamente nei play off  sarebbe stato troppo e non rispondente al vero, al cristallino.

Quello che invece è accaduto è perfettamente in linea con quanto dichiarato prima e durante il campionato. Il raggiungimento della salvezza senza stress e complicati spareggi che alla fine diventano peggio di una roulette russa… In definitiva un occhio al risultato sportivo e l’altro per una sana gestione.
Il Presidente Giove ha anche dichiarato, sempre all’emittente “due mari” che l’anno prossimo si punterà a fare meglio di quest’anno, ma senza cambiare l’intelaiatura della squadra, se non per pochi elementi. Questo perché la squadra si è comportata più che bene e il girone di ritorno è stato più magro dell’andata solo per una serie di infortuni e di circostanze sfortunate che la squadra ha dovuto attraversare.

Tutto questo rientra nella norma, perché chi vuole vincere un campionato di qualsiasi serie o partecipare ai play off dev’essere dotato non di una sola rosa di calciatori, ma di  due. Un esempio è il Bari dove. non si capisce quali siano i titolari e quali le riserve e gli investimenti effettuati sono di gran lunga superiori a quelli fatti dalla media delle società di categoria. Oserei dire che gli stipendi dei calciatori del Bari sfiorano, in alcuni casi, quelli di alcuni calciatori di serie A… Ditemi voi!

Giove ha parlato del suo impegno per la realizzazione di una Cittadella dello Sport che sorgerà nei pressi di Faggiano e che sarà un’oasi in cui si alleneranno i calciatori del Taranto, prima squadra e settore giovanile, dove si curerà anche lo sviluppo di nuovi talenti non solo del calcio ma anche di altri sport.
Infine Massimo Giove ha a tenuto a precisare che la crescita del club sarà graduale e che non si farà mai ricorso alle…. “promesse di marinaio”.
Bye bye cari amici