MARCEL VULPIS, LE GAFFE E IL VELENO NELLA CODA

Una stella nuova nel firmamento delle meteore di Terza serie? Un Autovox fresco fresco di fabbrica,  sempre pronto a dar fiato alle trombe? O un legato delegato imperiale (pardon, federale),novello Tigellino, nominato per amicizia (in questo caso, tra altri) e poi trovatosi improvvisamente al centro della ribalta. 

Mi chiedo: per meriti e qualità (sinora indimostrate) o per disgrazie capitate ad altri?

Non è facile dare un volto appropriato (figurativamente parlando) al ciarliero vice presidente vicario della Lega Pro Marcel Vulpis. Per ben quattro giorni filati, alla fine di Marzo, è apparso sul solito sito specializzato (anche nel dar conto delle veline di Lega Pro). In quattro o cinque interviste. O forse si trattava di una sola. Diluita nel tempo per non far cadere l’interesse (si fa per dire) del pubblico. Rispetto al personaggio. Proprio come un efficace ufficio stampa sa fare. Come invece non lo dovrebbe fare un organo di informazione (se fosse davvero indipendente).

Per ora, chiacchiera chiacchiera. Come neppure la Capotondi, dei tempi d’oro, sapeva fare. Naturalmente, digiuno com’è dell’ambiente calcio. Un sistema che certo non si può conoscere stando dietro allo schermo di un pc. A scrivere di teoria. In un mondo in cui la pratica è essenziale e formativa. Non si accorge, purtroppo per lui, delle “belinate” che spara. A proposito, mi permetta il lettore una precisazione. Dato che ultimamente la Lega Pro e la sua governance, anziché replicare e difendersi nel merito dalle critiche, corrono dalla “mamma” in Tribunale a farsi difendere a suon di querele:  spiego che c’è già una sentenza della Cassazione (del 2015) che ritiene l’espressione “non dire belinate” non offensiva. Né ingiuriosa…

Torno al nostro. Ultimamente ne ha sparate diverse. Passo in rassegna, mi sia concesso, le sue perle. Diffuse sempre a mezzo stampa.

Cambierò stile per l’occasione. E modo di scrittura. Perché è talmente tanta la fuffa che merita di essere individuata e scartata minuziosamente.

Tanto per cominciare, debutta in visita pastorale presso il SudTirol. Là dove tanto allineati con Ghirelli non sono e non lo sono mai stati. Si ricordi il documento diffuso, prima della scorsa elezione. Pieno di critiche, peraltro fondate, sull’operato dell’eugubino. Si fa consegnare (Vulpis) l’ennesimo dossier “contro” e se ne esce bel bello: 

Perla numero uno: “Dal mio punto di vista l’impegno è quello di maggior dialogo e confronto con tutti i club e rappresentare all’interno del board della Lega Pro la posizione dell’FC Südtirol, che potrebbe avere una condivisione di idee anche da parte di altre società”. 

Domanda. Ma il vicepresidente vicario, della Lega Pro, ha il compito di rappresentare all’interno del board della Lega Pro la posizione di un solo club? Benché sostenitore, al tempo della sua candidatura in concorrenza a Ghirelli, per la carica di presidente. No, non ha questo compito. A meno che non sia vicepresidente “in quota” SudTirol esclusivamente.

Perla numero due :”Se c’è un piano B per i playoff? Innanzi tutto dipenderà sempre dal virus, ma Ghirelli ha detto che c’è anche un piano C ed altre soluzioni.

Ecco. Allora non c’è nessun piano. Ci sono solo parole. Fole. Quali sarebbero questi piani B e C? Possiamo saperlo? Certo, se lo sapessero anche i presunti ideatori.

Perla numero tre:  “I casi di Trapani e Sambenedettese? Sulla Samb non riesco ad esprimermi, voglio vedere prima le carte. 

Non lo ha ancora fatto? Il vicepresidente vicario della Lega Pro confessa dunque di non sapere assolutamente nulla di cosa è accaduto e sta accadendo a San Benedetto del Tronto. Non una piazza qualsiasi. La cui situazione di insolvenza è sulle pagine di tutti i giornali, non solo sportivi, d’Italia.  Mi chiedo chi gli deve dare le carte se non la Lega stessa di cui è appunto il vicario? 

E soprattutto, certe cose non accadono dalla sera alla mattina. Quindi il “non essere a conoscenza” di Vulpis conferma una cosa. In Lega Pro non si fanno controlli. Altrimenti di qualcosa il nostro avrebbe già dovuto essere a conoscenza.

Perla numero quattro: “ Ci sono delle difficoltà a monte. Biglietteria e sponsor fermi, chi trova sponsor è davvero fortunato. I diritti tv non sono della dimensione della Serie A. Come si fa calcio? Prendere risorse da patrimonio personale. E’ un rischio aziendale che riguarda tutti i settori, alberghiero, turistico e quant’altro. Io posso solo ringraziare imprenditori che provano a fare calcio”.  

Bella scoperta. Mi vien da sorridere. Ma non doveva essere lui il nuovo che avanza. Il risolutore di ogni problema. Il signor Wolf che risolve ogni problema di approvvigionamento finanziario per tutti i club. Con le sue mirabolanti invenzioni di marketing declinate in ogni definizione? Evidentemente ho capito male, perché siamo già ai ringraziamenti agli imprenditori che “provano a fare calcio” mettendo i soldi di tasca loro. Però…!

Perla numero cinque:  Stiamo lavorando ad una riforma dei gironi, per un campionato più competitivo di quello attuale. Stiamo lavorando anche sul minutaggio 

Quando non si sa che pesci pigliare, in Lega Pro si devia l’attenzione dei presidenti alla questione dei gironi e del minutaggio. Due questioni sensibili perché riguardano il vil denaro di cui la maggior parte delle società è priva. Il fatto è che ogni anno si parla di riforma dei gironi. Del minutaggio. Salvo poi lasciare fondamentalmente tutto come sta o quasi. O facendo peggio (vedasi la composizione dei gironi delle ultime due stagioni questa esclusa).E queste dichiarazioni del Wolf di Via Jacopo da Diacceto sono aria fritta. Perché non dicono nulla di nuovo. Poi perdonatemi, prima di parlare di riforma dei gironi, non sarebbe il caso di riformare i criteri di controllo sulle compagini societarie. Almeno per accertarsi della capacità economica e finanziaria di partecipare ad un campionato professionistico?

Perla numero cinque altrimenti detta, per brevità, “in hoc signo vinces”:  Ci stiamo affidando come guida al presidente Gabriele Gravina, si parla di riforme di campionati da troppi anni. E’ arrivato il momento di farlo. 

Eccolo là. Che gaffe tirare in ballo il presidente federale. In cauda venenum (nella coda sta il veleno). Povero Francesco, neppure più a parole (del suo vicario)  viene considerato guida del suo movimento…!

Dopo questa, non scrivo oltre. Perché il lettore avrà già compreso compito e funzioni (e chiacchiere) di Marcel Vulpis da Roma. Facente funzioni di cosa sappiamo. Soprattutto su incarico di chi. Uccelli dalle stesse piume volano sempre insieme.  Aquile con aquile. Piccioni con piccioni. Avvoltoi con avvoltoi…

Lascio al lettore la scelta del volatile più adatto a rappresentare la situazione…