L’arbitro Fontani di Siena conferma che la Lega Pro è allo sbando
Reggina – Viterbese. Ho rivisto una infinità di volte quel colpo di testa di Tulissi che manda la palla a “stamparsi” sul palo. Non era gol. Inequivocabilmente. Ho guardato la posizione dell’arbitro. Il comportamento dei calciatori della Reggina, solleciti nel tentativo di proseguire l’azione. Ho ascoltato anche il commento del telecronista di Eleven (la piattaforma video che trasmette le dirette della Lega Pro). Paolo Ficara (il telecronista appunto), unanimemente conosciuto come tifoso della squadra amaranto, rimane anche lui meravigliato della “invenzione” arbitrale. Non era gol. In assoluto.
L’arbitro Fontani, di Siena, si è “inghiottito” un cesto di granchi. Con lui il suo aiutante di linea Niedda. Scandalosi entrambi. Cose da ufficio inchieste. Si, perché l’errore (se di errore vogliamo parlare) è troppo grossolano. Una cosa inconcepibile.
Fontani di Siena (come il suo assistente di linea) merita di essere stoppato. Inteso come radiato. Non deve più arbitrare. Mi risulta che questo secondo anno, nel corso della corrente stagione, fosse già stato sospeso per alcune settimane. Lascio all’immaginazione generale cosa sarebbe potuto accadere, in campo, se quella sua decisione avesse penalizzato la squadra di casa. Fontani si Siena è elemento pericoloso per il calcio. Meglio fermarlo.
Mentre vedevo scorrere le immagini di quell’azione di Tulissi il mio pensiero è andato a Piero Camilli. Il presidente della Viterbese. Già lo scorso anno gli avevano “scippato” la Coppa Italia di categoria. La decisione (di Gravina) di includerlo nel girone meridionale della serie C lo aveva contrariato non poco. A ragione sostengo io.
La Viterbese non meritava un simile trattamento. Doveva essere inclusa nel girone B. Assieme alle toscane. Assieme alla Ternana (Viterbo dista meno di cento kilometri dal capoluogo umbro). Camilli e la Viterbese meritavano maggiore rispetto. Perchè Cuneo, Pro Piacenza e Lucchese non dovevano essere iscritte. Perché la squadra B della Juventus rappresenta un controsenso. La Viterbese paga gli errori di Fabbricini, di Costacurta e di Gravina.
Piero Camilli è un presidente virtuoso. Rispetta le regole. Paga puntualmente. Tutto e tutti. Avrà un carattere tumultuoso, ma vorrei vedere chi non lo sarebbe al suo posto. Dopo aver ricevuto quei trattamenti.
La Lega Pro è allo sbando. Ghirelli gestisce una categoria allo sbando. Prima di lui Gravina. Il campionato, in tutti i suoi gironi, è falsato. Per le risultanze del campo. Come per evidenti fatti negativi dal punto di vista finanziario e gestionale. Esempi? Il Catanzaro gioca a Matera (contro la formazione migliore dei lucani) e pareggia. Uno a uno. Dopo due sole giornate va in Basilicata la Reggina (i giocatori del Matera sono in sciopero perché non percepiscono il becco di un quattrino da tempo immemorabile), affronta quindi i ragazzini della squadra allievi rifilandogli sei gol. Non è assolutamente nel rispetto delle regole.
Cuneo e Lucchese giocano in campionato (come il Matera e Pro Piacenza) senza aver depositato la fidejussione. Tutte non hanno rispettato una data perentoria prevista dal regolamento per la concessione delle licenze nazionali. Nessuno è capace di prendere provvedimenti.
Intanto la Viterbese deve ancora recuperare cinque partite del girone d’andata. Il responsabile non è soltanto il commissario Fabbricini. Alla Viterbese è stato imposto di giocare in un girone che non gli appartiene. Per di più incrocia sul suo percorso anche personaggi come Fontani di Siena che scovano la maniera, più assurda, per “segargli” le gambe. Questo non è più calcio.
La conclusione? Arrivano molteplici segnali di allarme. I presidenti più virtuosi sono portavoce di un malessere generale. Corrado del Pisa, Secondo della Pro Vercelli, Grassi del Rimini, lo stesso Piero Camilli. Solo per citarne alcuni. La Lega Pro sta perdendo cocci e valori. Continuando sul percorso attuale si rischia di perdere anche i presidenti più virtuosi. Alcuni iniziano a rimpiangere Macalli, il che è tutto dire. Ghirelli, a breve, potrebbe trovarsi a confrontare le sue opinioni con coloro che sono a Cuneo, come a Lucca. Oppure con i Lamberti (a Matera) e con i Maurizio Pannella (alla Pro Piacenza).
Che bella prospettiva!
Nella foto l’arbitro Federico Fontani