La Vibonese, di patron Caffo, ci lascia un po’… d’Amaro (del Capo) in bocca…
Cari amici, oggi voglio iniziare con un vecchio proverbio che mi diceva sempre mio nonno: “E va ben disse donna Maddalen l’asino è zopp e la figghja zitella è pren” (traduzione: va bene disse donna Maddalena accettiamo anche questo, l’asino si è azzoppato e la figlia ancora signorina è incinta!
E si cari amici bisogna avere pazienza e non solo con il nostro Taranto, che sta avendo tanta sfortuna, ma in generale per tutti gli aspetti della vita quotidiana a cui stiamo assistendo.
Le ultime notizie riportano la ripresa dei contagi Covid, dopo una pausa in calo. Le news sulla guerra continuano a essere negative, essendo entrata in una fase di stallo, difficile da sbloccare. Ed anche il nostro Taranto pare essere perseguitato dalla sfortuna.
Appena domenica i Rossoblu avevano dato ottimi segnali di ripresa…..”rischiando” anche di vincere il derby contro il Foggia di Zeman e ieri invece è bastata una sola azione in tutta la partita, un solo sfortunato svarione della nostra difesa, per perdere un moncone di partita a causa del quale, ovviamente, non c’è stato più il tempo di recuperare.
Da parte sua la Vibonese ci ha messo cervello, anima e anche un pizzico di cu…ore in questo spezzone di partita, poiché, pur essendo ancora ultima in classifica, la sua situazione può cambiare nettamente se saranno presi provvedimenti contro il Catania, che ripartirà dall’ultima posizione, togliendo l’incomodo appunto alla Vibonese di patron Caffo, che potrà a quel punto aspirare ai play out.
Bene, ora lasciamoci alle spalle questa sfortunatissima giornata e voltiamo pagina, preparandoci già alla prossima partita.
Ci aspetta una difficile trasferta a Potenza e dobbiamo dimostrare di aver superato questa crisi di risultati e di sfortuna che ci sta perseguitando.
E comunque vi è ancora il recupero contro il Palermo e ben 7 partite ancora da disputare oltre quella di domenica prossima.
C’è, come si evidenzia, tanta carne al fuoco ancora da condire e gustare in tutte le salse.
I ragazzi di mister Laterza saranno sicuramente in grado di reagire e ripagare di tutti gli sforzi che la Società con a capo Giove e i suoi collaboratori sta facendo.
Al giorno d’oggi non è certo facile gestire una Società calcistica.
Vi sono innumerevoli incombenze, esborsi, mancati introiti, leggi, regolamenti interni, esterni, disposizioni transitorie, deroghe, rinvii e chi più ne ha ne metta, da ottemperare.
Se a tutto ciò, per cui già è difficile districarsi, ci aggiungiamo il Covid, la guerra, il maltempo, la sfortuna e quant’altro a mio parere essere e restare in serie “C” è già un miracolo.
Tuttavia bisogna andare avanti, bisogna reagire o meglio come va di moda, adesso, essere resilienti
La resilienza è la capacità di reagire e rialzarsi subito e correttamente da una caduta, magari sfruttando anche il lato positivo dall’evento negativo. “E vabbè a do è ca scioc stu Resilienz ca l’accattam, ci e’ n’attaccant ?” direbbe un caro e simpatico Presidente del Taranto degli anni ’80…..
Va bene amici, con questa battuta finale io vi saluto ricordandovi di recitare, come un rosario, sempre il nostro motto “una partita alla volta un avversario alla volta tre punti alla volta .”
Io all’acquisto della “resilienza” da mettere in attacco ci credo e voi?