La carica dei 12mila per una Ternana che vuole aprire col botto
La celebrazione dei cinquant’anni dello stadio Liberati con tanto di marcia simbolica dal vecchio viale Brin, teatro delle gesta della prima Ternana vicianiana a quello (Libero Liberati) che ne certificò la gloria con la prima stagione in serie A di una squadra umbra.
In aggiunta la presentazione ufficiale della squadra al Liberati in una serata con oltre duemila tifosi presenti e, da ultimo, la presentazione delle nuove maglie sintesi di idee e di appartenenza. La prima divisa a riproporre quella indossata dai vari Cardillo e Marinai in quella serie B vinta (1971-72) che portò la Ternana, prima umbra in serie A, la seconda ad evocare le promozioni targate Gigi Del Neri negli anni ‘90, la terza con impressa l’immagine della Cascata delle Marmore, uno dei simboli del territorio.
Un meritato plauso alla genialità di Gianluca Serpetta che da anni gestisce, con il fratello Andrea, lo store rossoverde e che questa volta ha saputo toccare le corde giuste di un tifo che ha staccato 12mila abbonamenti e che si è messo in fila per portare a Rieti, in Coppa Italia, oltre 600 persone.
Una settimana estremamente intensa quindi, quella che porta all’esordio in campionato di una Ternana che cerca se stessa in una stagione fondamentale per la gestione Bandecchi ma anche per il futuro di tanti protagonisti in campo. Un entusiasmo crescente sul quale ha avuto un effetto decisivo il 3-1 di Coppa a Rieti, il campo che, ironia della sorte, terrà a battesimo Defendi e soci in questa che viene indicata da tutti come la stagione di quel riscatto auspicato anche dal Vescovo monsignor Piemontese nella serata della presentazione.
Se ne sono resi conto anche a Rieti che dopo aver messo a disposizione la curva per la gara di Coppa hanno concesso ai tifosi rossoverdi la gradinata da oltre 4mila posti sperando di fare l’incasso dell’anno. Tanti tifosi che arriveranno sulle due ruote dopo aver percorso con il cuore gonfio di speranza i 35 chilometri che dividono Terni da Rieti. Una speranza alimentata dalla Ternana che si è mostrata solida e per niente propensa alle dichiarazioni roboanti che avevano tratteggiato le prime due annate della gestione Bandecchi. Due campionati fallimentari fatti di enormi investimenti ed altrettanto grandi delusioni.
Da qui il cambio di strategia: volare basso e fare i fatti. Quei fatti indispensabili per uscire con soddisfazione da un girone terribile quel è il raggruppamento C della serie C. Tante pretendenti per un solo posto a disposizione. La Ternana non s’è iscritta alla lista. Spera di farlo strada facendo contando sul responso del campo.
Non è ancora un organico completo, serve qualche aggiustamento soprattutto in avanti perché la manovra possa scorrere fluida e concludersi con la necessaria logica, con la irrinunciabile continuità. Però l’impalcatura è buona e l’inizio dell’avventura confortante.
Con la spinta di una tifoseria ritrovata, il lavoro quotidiano sul campo e il sostegno di una società forte e appassionata la Ternana conta di diventare protagonista. Se poi entro martedì arrivasse qualche altro elemento in grado di elevarne il tasso qualitativo l’operazione potrebbe vedere ridursi il tasso di difficoltà.
Ma a questo oggi nessuno pensa. Nella testa di Gallo e dei suoi, di tutti i tifosi c’è un solo chiodo fisso: violare per la seconda volta in una settimana il campo del Rieti regalandosi così una “motorinata” ricca di allegria per una prima in trasferta che sarebbe combustibile formidabile per stappare definitivamente l’entusiasmo di un ambiente da troppo tempo depresso.
In copertina: stupenda la “Cascata delle Marmore” sulla terza maglia della Ternana