ILDIFENSORE DEVE SAPER DIFENDERE

Il difensore sullo stile di Bonucci che ha piedi da centrocampista per impostare il gioco o per lanciare lungo con la possibilità di mettere gli attaccanti davanti al portiere, piace praticamente a tutti. Guardiola ne è innamorato da tempo memorabile e cerca ogni anno di accaparrarselo, al momento senza successo.

Spesso senti gli allenatori che nei loro “desiderata” in termini di acquisto di calciatori, chiedono un difensore centrale con caratteristiche “alla Bonucci” per indicare un giocatore difensivo che ha piedi delicati ed eleganti per far partire il gioco da dietro. Come se fosse facile trovarne di buoni e con quelle peculiarità.

I giocatori tecnici che hanno sensibilità nei piedi sono stati sempre da me estremamente apprezzati. Un giocatore che con la palla riesce a fare cose interessanti e inusuali, lo guardo sempre con simpatia perché il gesto tecnico sono sempre pronto ad apprezzarlo.

Spesso la capacità di gestire il pallone con piede delicato non è di pertinenza di molti giocatori e, nel tempo, ho cambiato modo di giudicare soprattutto i difensori, non fissandomi esclusivamente sull’aspetto tecnico, che prima ritenevo fosse basilare, ma guardando una serie di qualità che un buon difensore deve avere.

Quali caratteristiche deve avere quindi un difensore perché possa catturare la mia attenzione allora?

Un buon difensore deve saper difendere!

Questa è la verità. Non ci possono essere deroghe. Deve evitare che un avversario lo superi o che possa creare problemi alla sua squadra. La costruzione del gioco, il lancio lungo, la verticalizzazione, non possono essere prioritari ma devono seguire la valutazione di altri parametri: ovvero, come si comporta il difensore negli uno contro uno, come gioca sulla linea difensiva, se da protezione al compagno che attacca la palla. Devo guardare poi se ha capacità di intercettare palloni vaganti, se ha intelligenza per comprendere l’esito dell’azione e posizionarsi di conseguenza, se ha forza nei contrasti, se brilla nel gioco aereo. E ancora, se ha intelligenza calcistica e quindi attua la scelta giusta tra l’attesa o l’anticipo, non privilegiando sempre l’uno al posto dell’altro. Se è troppo irruento, se mantiene la calma nelle situazioni scabrose. Come mette il corpo quando viene puntato dall’avversario, se è esplosivo nel breve allo scopo di non farsi prendere il tempo dagli attaccanti più rapidi.

E poi, deve possedere doti caratteriali importanti come la ferocia agonistica e apprezzo molto anche l’eventuale capacità di guidare un reparto, che costituisce un “plus”.

Quando ha percentuali di successo importanti nei parametri indicati, vado a guardare anche l’aspetto tecnico, che potrebbe risultare irrilevante, qualora dai suddetti parametri emergesse un giocatore che ha scarse qualità difensive. Apprezzo moltissimo quei giocatori forti sull’uomo, che risultando praticamente insuperabili nei duelli, magari non sono troppo tecnici e, consapevoli dei loro limiti in possesso palla, effettuano la giocata più semplice. Sulla falsariga di quei marcatori vecchia maniera che lasciavano poco spazio all’estetica perché troppo dediti all’efficacia.

In questo momento Chiellini ha raggiunto una maturità difensiva davvero incredibile, pur non essendo un fine dicitore sotto il profilo tecnico.

Ma attenzione, il difensore palla al piede non deve fare danni! Recentemente nella coppa America ho visto un difensore insuperabile, che univa alle ottime capacità difensive, anche eccellenti capacità atletiche. Palla al piede ha regalato nel giro-palla difensivo tre palloni agli avversari mettendoli praticamente davanti al proprio portiere, come il migliore degli assist man, andando a distruggere quanto di buono faceva nei momenti precedenti.

Andando indietro nel tempo, senza paura di essere smentito, ricordo Coulibaly che, con Benitez al primo anno di Napoli, ne combinava davvero tante, palla al piede, andando a vanificare lo strapotere atletico che lo contraddistingueva.

Un difensore davvero forte difensivamente che risponde ad una sorta di difensore puro è il nuovo acquisto del Verona Rrhamani, kosovaro che, se conferma le qualità dimostrate nell’ultimo anno nella Dinamo Zagabria e nella nazionale, può risultare una bella sorpresa per il campionato italiano.