Il Bari ha piazzato lo strappo, per quelle inseguono si fa dura
Il giochino è riuscito. Il Bari ha allungato la serie positiva battendo secondo pronostico anche un buon Taranto e ha finito con piazzare le strappo in classifica. Perché le altre, quelle che a turno fin qui hanno alzato la mano presentandosi come dirette antagoniste dei pugliesi, si sono fatte male da sole. Alternandosi alle spalle di Antenucci e compagni con prestazioni altalenanti.
Dimenticato per ora il Catanzaro che con Vivarini deve ricostruire la propria stagione partita con grandi ambizioni e naufragata con una brutta serie di scivoloni. Restava in ballo il Palermo apprezzato per la qualità di manovra e per la capacità di andare in gol. Ma come ha tirato fuori la testa del gruppo ha rimediato lo schiaffone che l’ha subito ridimensionato. Sconfitta pesante con il Catania, due espulsi e di nuovo tanto chiacchiericcio che non giova sicuramente alla causa dei rosanero. Non ne ha approfittato il Monopoli rimasto a secco contro il Latina che sta risalendo la corrente.
E così nell’ultimo turno è tornata a risplendere la stella della Turris che ne ha rifilati cinque al Messina sempre più candidato al ritorno tra i dilettanti a meno di una importante iniezione di energie e giocatori nel mercato di gennaio. La squadra di Caneo (nella foto di copertina) gioca forse il miglior calcio del girone: aggressivo, propositivo, capace di creare e concretizzare tante occasioni da rete. Insomma è una squadra brillante che oggi è seconda con gli stessi punti del Palermo ma che, nella continuità di rendimento si fa preferire ai rosanero. Ma con quale ambizione se non la migliore posizione possibile nei play off? Nessun’ altra perché senza far clamore il Bari ha piazzato lo strappo che potrebbe aver deciso il campionato al vertice. Otto punti di margine sono tanti e tra le prime l’unica che marcia spedita è proprio la squadra di Mignani.
Sempre in ottica play off, a meno di un inaspettato crollo del pari, va tenuta nella giusta considerazione la progressione dell’Avellino che ha in Braglia il tecnico più esperto del girone e forse dell’intera categoria: uno che sa come si vince anche attraverso i play off. La vittoria in trasferta contro la Vibonese, squadra che meriterebbe più di quanto la classifica non le concede, ha consentito agli irpini di agganciarsi al gruppone delle squadre a quota 31, ad una sola lunghezza quindi dai 32 punti di Palermo e Turris, prime inseguitrici della capolista. E’ un gruppo folto che progressivamente si sfilaccerà. L’esperienza ci dice che l’Avellino sarà tra quelle che terrà duro fino alla fine.
In coda passi avanti significativi per il Monterosi che ha lasciato l’area play out alla Paganese, per il Catania e per il Latina mentre Foggia, Picerno e Juve Stabia hanno consolidato la posizione nell’area play off.
In ogni caso ad eccezione del Bari in alto e forse del Messina in fondo, tutto può ancora succedere perché c’è un girone intero da giocare e un mese di mercato che potrebbe cambiare il volto di qualche squadra. A patto che sul tavolo tornino a splendere un po’ di denari. Perché a chiacchiere in tanti vorrebbero fare tanto ma con le tasche vuote resteranno soltanto desideri inascoltati.