Il Bari detta il ritmo, non tutti gli altri lo tengono

Il Bari non molla, com’era prevedibile. Mirco Antenucci (nella foto di copertina) ha aggiustato la mira e cominciato a far gol a raffica, quello che ci vuole per mantenere davanti a tutti la squadra pugliese. Quella che era ed è ritenuta la regina del girone continua a svolgere il proprio compito con buona regolarità. Gli altri invece tentennano. E così di settimana in settimana si assiste ad una sorta di passaggio del testimone alle spalle dei galletti. Qual è la prima antagonista del Bari? Fin qui lo è stato più a lungo il Catanzaro, poi il Monopoli, ora il Palermo che per tradizione e peso specifico sembra poter tenere il ruolo per un bel po’ di tempo.

Quanto tempo staremo a vederlo. Certo è che la forza e la facilità con le quali ha spazzato via la Paganese sabato scorso sono testimonianza di una squadra in grande crescita e con caratteristiche buone per star lì a contendere il primato alla capolista. O comunque a provarci visto che i quattro punti tra le due di testa restano sempre un buon margine.

Palermo più del Monopoli questa settimana visto che i pugliesi non sono riusciti ad andare oltre il pareggio con il Potenza tanto che la Turris, vittoriosa in rimonta a Francavilla si è infilata subito alle spalle del Palermo rinnovando ambizioni mai celate.

Periodaccio invece per il Catanzaro (pari interno con la Juve Stabia) tanto da far saltar fuori subito voci sulla stabilità della panchina di Calabro, così come per l’Avellino che ha diviso la posta con il Picerno.

Ne vien fuori così che alle spalle del Bari il gruppo si è sgranato in una lunga fila indiana con la zona play off compresa tra i 29 punti del Palermo e i 19 del Catania. Dentro a banchettare sono in tanti, ma quello più affamato al momento sembra essere il Taranto che s’è goduto la bella vittoria sul Catania, avversario prestigioso che però gli rende quattro punti.

Un bel guazzabuglio quindi con la sensazione forte che se dietro continuano a scambiarsi di posto il Bari finirà con l’allungare e mettere tra sé e gli altri, distanze incolmabili.

In coda la situazione è pressoché identica. Tutti in fila indiana con i play out che distano 4 punti soltanto dai play off e la Vibonese che seppure ultima con dieci punti ha tutte le possibilità di risalire la corrente viste anche le enormi difficoltà di Andria e Messina.

Senza considerare un altro fattore non trascurabile. C’è chi l’allenatore l’ha già cambiato e chi ha in animo di farlo: situazioni che in entrambi i casi sono frutto di una crisi, anche dirigenziale, più o meno gestibile. Però, come detto, di tempo per risolvere certi problemi ce n’è in abbondanza.