GIRONE I: BENE PALERMO, BIANCAVILLA MATRICOLA TERRIBILE. PESSIMO L’ACR MESSINA
La seconda giornata del campionato di Serie D, è stata caratterizzata da conferme e sorprese, soprattutto nel Girone I. Il Palermo non delude il pubblico amico, imponendosi contro la matricola San Tommaso, nonostante abbia sofferto nella ripresa la tenacia dei campani.
Tra le sorprese positive di queste due prime giornate c’è il Biancavilla. Matricola siciliana che viaggia a punteggio pieno, dopo il successo casalingo di misura ai danni del Roccella. In questo avvio di stagione, le neo promosse non sembrano soffrire il salto di categoria. Oltre al Biancavilla bisogna evidenziare la vittoria di un buon Licata sulla Cittanovese di mister Franceschini. Con i calabresi penalizzati però anche da un arbitraggio discutibile.
Vittorie interne di rilievo per Corigliano, Nola, Giugliano e Savoia. A rispondere presente c’è una delle antagoniste principali del Palermo, il Football Club Messina che dopo il deludente pareggio dell’esordio (con il Licata) si è imposto nettamente sul campo di una Palmese destinata ad una stagione piena di difficoltà. Con i tre punti conquistati, la squadra di Costantino rilancia le proprie ambizioni.
Se il Messina FC può iniziare a sorridere, altrettanto non può fare l’altra squadra peloritana (l’Acr Messina) chiamata a ricoprire un ruolo da protagonista nella lotta per la promozione, ma che si sta rivelando grande delusione.
I giallorossi, che solo sulla carta hanno una rosa importante. Hanno miseramente raggranellato l’eliminazione dalla Coppa Italia e due ko in campionato, ultimo quello casalingo con l’Acireale. Per individuare le cause di questo pessimo avvio di stagione bisogna rivolgersi al diesse Antonio Obbedio, il quale dovrebbe porsi qualche quesito in relazione al suo operato. A partire dalla scelta del tecnico. Michele Cazzarò, secondo lui non è responsabile della situazione attuale. Logico perché mettere in discussione il lavoro del tecnico significherebbe per Obbedio riconoscere anche i propri evidenti e molteplici errori.
Negli ultimi anni a Messina (sponda Sciotto) c’è questa moda di riportare nelle vesti di dirigenti o di allenatori ex calciatori peloritani. Quando più volte si è avuta dimostrazione che non si vive di ricordi e che per allenare come per fare il diesse occorrono doti che rifuggono dalle caratteristiche del calciatore. Questo Pietro Sciotto, limitato nella conoscenza del sistema calcio, non lo ha ancora compreso. Ancora una volta l’Acr Messina ha commesso l’identico errore (il riferimento è a Obbedio), della serie “sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico”.
Lo scorso anno, Sciotto aveva inizialmente identificato in Oberdan Biagioni l’uomo ritenuto giusto. Facendolo poi allontanare in fretta. Esperienza traumatica, in precedenza, era stata quella vissuta da Giacomo Modica. Allontanatosi anche lui sbattendo rumorosamente ed a ragione la porta.
Nel presente la “preoccupazione” dei dirigenti giallorossi, è quella di presentare ricorso contro l’Acireale che, a loro detta, avrebbe schierato un giocatore gravato di squalifica. Dimostrassero di aver avuto ragione, non risulteranno comunque risolti i problemi che caratterizzano una situazione tecnica e sportiva che si sta rivelando carente.
Verificheremo se la squadra riuscirà a ripartire, positivamente, dalla trasferta di San Tommaso, oppure se rischierà di vivere l’ennesima stagione di bassa classifica, nell’infermo anonimo dei Dilettanti.