Giannone simbolo di una Turris che a suon di gol si siede al tavolo delle grandi

Il Bari non molla la propria leadership, ma le squadre dietro i galletti in classifica non rinunciano ad inseguire anche se con qualche cambiamento di giornata.

Se Mirco Antenucci si conferma leader della capolista, giocatore capace di segnare a far segnare, nella Turris, la squadra rivelazione della giornata c’è Luca Giannone  che merita la copertina per il sinistro con il quale ha affondato il Catanzaro a pochi minuti dalla fine. Un gioiello. Un colpo da biliardo per regalare i tre punti alla squadra che fin qui ha segnato più di chiunque altro (27) al cospetto di quella, il Catanzaro, che aveva subito meno di tutti (9). Ha prevalso il gioco offensivo dei campani sulla tenuta difensiva dei calabresi che hanno chiuso il match protestando nei confronti dell’arbitro Marini per un presunto contatto da rigore su Vazquez.

Ma c’è anche la realtà di una partita che la Turris ha dominato nel primo tempo. Costruendo opportunità da rete a getto continuo. Avrebbe potuto sbloccarla e chiuderla lì la squadra di Caneo. Non c’è riuscita anche perché Branduani è stato il più bravo dei calabresi che nella ripresa hanno alleggerito la pressione. Però, quando pensavano di avere il possesso del match l’hanno perso. E con esso il titolo temporaneo di primo antagonista del Bari.

La capolista, come detto, ha sistemato le cose con la Vibonese ultima in classifica, grazie alla qualità e all’intelligenza calcistica di Mirco Antenucci ma non è riuscita ad allungare sulle inseguitrici perché Palermo e Monopoli hanno prevalso, non senza qualche patimento, contro Potenza e Taranto. Il distacco tra la prima e le inseguitrici resta di quattro punti. Un buon margine ma non certo di sicurezza totale. Basta una scivolata e la storia del girone può cambiare. Intanto va iscritta a pieno titolo nel gruppo delle pretendenti alla gloria la Turris. Un gruppo del quale fa ancora parte il Catanzaro nonostante la sconfitta di Torre del Greco lo abbia spinto a sette lunghezze dalla vetta. Proprio come Avellino e Francavilla che hanno organici e ambizioni diverse. Anche se faranno bene, il Bari e gli altri, a non perdere di vista la squadra irpina che con Braglia in panchina ha un tecnico in grado di navigare in acque agitate e trovare poi la via migliore per giungere in porto.

Tra i risultati del giorno meritevole di segnalazione la vittoria in trasferta del Foggia che ha ribaltato il Catania passato per primo a condurre. Acque agitate per le ultime che a ben vedere non hanno goduto di grandi soddisfazioni nella giornata. Certo l’Andria è stata corsara a Pagani e il Monterosi un punto l’ha portato via da Castellamare di Stabia. Però la classifica le inchioda, come del resto Potenza e Messina ad un ruolo di rincalzo. Servono segnali importanti, squilli che diano fiducia agli ultimi anche perché la classifica resta decisamente corta. A quota 19 c’è il Catania con l’ultima posizione buona per i play off. Con 14 il Monterosi giocherebbe i play out: in mezzo cinque squadre che navigano a vista. In fondo la Vibonese che vede a tre punti i play out, primo approdo possibile. Per la salvezza invece c’è più strada da fare.

Però tempo ce n’è per tutti e le sorprese non mancano a tenere alto il livello di attenzione.