Gallo ultima chance per salvare la stagione della Ternana
Andata male con De Canio, ancora peggio con Calori, la Ternana ci riprova con il terzo allenatore di stagione: Fabio Gallo. Un tentativo disperato di rimettere in carreggiata una barca che dava l’immagine del panfilo d’altura a inizio campionato ma che, col passare del tempo, ha preso sempre di più le sembianze di una barchetta incapace di navigare neppure sulle acque placide del lago di Piediluco.
Da qui la decisione di affidarsi a Fabio Gallo, scaluppa di un salvataggio estremamente complicato a dispetto delle qualità di una rosa che non saranno straordinarie come si era immaginato, ma nemmeno tanto scombinate quanto esprimono i risultati messi insieme nell’ultimo periodo. Una sola vittoria in dieci partite, sei sconfitte, alcune delle quali inaccettabili perché frutto di prestazioni indecenti.
Con Gigi de Canio la squadra dava l’idea di aver subito una involuzione pericolosa, con Calori non è migliorata, tutt’altro, è peggiorata a tal punto da vivere nella confusione più totale, tattica specialmente. Formazione cambiata ad ogni uscita, difesa a tre o a quattro senza un’idea precisa e soprattutto mancanza totale di una trama di gioco riconoscibile.
Così la Ternana ha perso anche quelle poche certezze che aveva maturato nella prima parte di stagione e che erano state messe a dura prova da una serie infinita di infortuni e da recuperi estremamente lunghi e complicati.
La svolta quindi dopo l’ennesima figuraccia contro l’Albinoleffe: nessun tiro in porta in un’ora di partita giocata con l’uomo in più.
Così la società ha deciso di puntare su Fabio Gallo, prospetto che era stato in ballottaggio con lo stesso Calori, probabilmente preferito per la maggiore esperienza ad un “totem” come De Canio. Ora chiedersi se potrà essere l’uomo giusto per sistemare le cose è esercizio pressoché inutile. C’è lui e a lui occorre affidarsi accordandogli la necessaria fiducia e il totale sostegno. In primo luogo da parte della società che dovrà necessariamente chiamare l’intera rosa a resettare tutto e dare il massimo per raggiungere un obiettivo. Quale si vedrà strada facendo perché oggi la Ternana non è nelle condizioni di guardare troppo avanti. Il primo e unico obiettivo del momento è la partita con la Triestina.
Tornando a Gallo va detto che è stato un buonissimo centrocampista, che ha avuto un breve e non fortunato trascorso in rossoverde (9 partite nella stagione complicatissima 2000-2001), che da allenatore si è formato nel settore giovanile dell’Atalanta, il più importante d’Italia, prima di passare ai professionisti con buoni riscontri, l’ultimo dei quali sulla panchina dello Spezia. A suo favore un paio di elementi: il grande entusiasmo con il quale dicono abbia accettato la proposta della Ternana e la consapevolezza che fare peggio di quanto s’è visto nell’ultimo periodo è davvero complicato.
Lui di sicuro ce la metterà tutta anche perché ha una carriera e un futuro da costruire, ma sarà fondamentale il sostegno che gli verrà dalla squadra che fin qui ha deluso più di chiunque altro componente dell’universo rossoverde.
La chiave sta tutta qui: riuscire a tirare fuori il meglio da un gruppo che non sarà il migliore del girone ma neppure il peggiore come farebbero credere gli ultimi risultati. In campo vanno i giocatori, se il tecnico sa indicare loro la strada l’operazione rinascita potrà andare in porto.
P.S. A Fabio Gallo chiedo soltanto un favore personale: evitare di parlare soltanto di corsa, coraggio, carattere e via dicendo. Il calcio si gioca con un pallone nel rispetto di canoni semplici e ineludibili. Se sbagli ogni movimento, stop o passaggi elementari hai voglia a correre. Una ripassatina alla tecnica individuale e un pizzico di serenità aiuteranno anche la corsa.
Per ora c’è poco altro d’aggiungere se non il più convinto in bocca al lupo. Con Liverani, due anni fa, nella stessa situazione ma in serie B funzionò.