FELTRI, IL TUO CANTO “LIBERO” OFFENDE STORIA E CULTURA DEL MERIDIONE

Gianni Brera, Gianni Mura, Indro Montanelli, ma ne potremmo citare tantissimi. Stiamo parlando di alcuni dei grandi maestri del giornalismo italiano. Il maestro non è colui che ha cultura, sarebbe troppo riduttivo definirlo tale. Al massimo, potrebbe essere definito un erudito. La cultura è ben altra cosa, è un modo di vita, è la capacità di saper vedere il mondo, fare valutazioni oggettive e scevre da preconcetti, atti a fomentare odio tra il popolo.

Le valutazioni – soprattutto storiche – Vittorio Feltri, vanno fatte con cognizione di causa e oggettività.

Spesso, in vari tuoi editoriali ma, anche in diverse trasmissioni, appena si parla di Sud, non perdi l’occasione per gettare veleno gratuito nei confronti di quella parte dell’Italia che ha cultura (quella vera) da vendere. Una cultura esportata nel mondo. E’ di qualche giorno fa l’ennesimo episodio che non può essere più tollerato. Le tue dichiarazioni – chiaramente a sfondo razzista – offendono l’intelligenza di un popolo e di una categoria che – mi duole dirlo – non rappresenti in maniera degna.

Il curriculum o il blasone non danno il diritto di poter dire o fare tutto. Il curriculum, se non supportato da qualità umane, resta soltanto carta straccia. A nulla serve correggere il tiro il giorno dopo.

Noi, Vittorio, non ci conosciamo, ma ti chiamo lo stesso per nome. Il rispetto lo si guadagna e lo si dà. Sono contentissimo di non conoscerti. Nessuno ha strumentalizzato le tue dichiarazioni. Sono ben chiare, precise e dirette, ma soprattutto molto pericolose. Sì, pericolose, e ti spiego anche il perché. La tv è un mezzo molto potente e, certe affermazioni, non fanno altro che fomentare odio in un momento già difficile come quello che stiamo attraversando. Ci sono – purtroppo – persone che ascoltano senza porsi domande. Non hanno tutti la stessa capacità di analisi e credono che tutto quello che viene detto sia vero.

Napoli è una città ricca di cultura, di persone che, nonostante il tasso di disoccupazione, non ti hanno mai nominato. Napoli è la città del sole, della pizza, e si suona anche il mandolino. Lo storico mandolino. Napoli è una città antichissima, fatta di tantissimi grandi personaggi. Hai mai sentito parlare del principe della risata, un certo Totò, oppure di un certo Eduardo De Filippo. Fermiamoci qui. Napoli e il Sud sono tutto questo. La commedia, la canzone, il teatro e l’arte, intesa in ogni sua forma, non saranno mai scalfite dal tuo gratuito disprezzo.

La categoria giornalistica si aspetta delle conseguenze in merito a quanto accaduto. Aspettiamo cosa succederà da altre azioni che avvocati e movimenti a tutela del cittadino hanno ritenuto opportuno intraprendere. Personalmente, mi auguro che non scivoli tutto nel dimenticatoio. Sarebbe gravissimo per una categoria che ha subito un grave danno d’immagine. “Chi se ne frega se si offendono” – dichiara Vittorio.

Ai posteri l’ardua sentenza. Noi, a differenza di qualcuno, ci sentiamo italiani e crediamo ancora nella nostra giustizia.