Epifania tutte le feste si porta via – Il sociale abbraccia lo sport
Si sono concluse nel migliore dei modi queste lunghe festività natalizie, che hanno visto, più volte, impegnata la società rosso-blu, in attività legate alla beneficenza nella nostra città.
Martedì 4 gennaio presso la parrocchia San Giuseppe, in città vecchia, ha avuto luogo l’evento benefico intitolato ‘’Il pallone della speranza – la befana scende in campo’’, organizzato dall’event organizer Maria Teresa Trenta. Personaggio di spicco, in città, per quel che riguarda il sociale, Maria Teresa ha spesso legato la sua immagine e il suo operato nella realizzazione di diversi progetti solidali, soprattutto in favore dei bambini che necessitano di maggior attenzione e concretezza.
“E’ la molla che mi spinge sempre più a impegnarmi in questo tipo di attività’’ dice Maria Teresa, in modo da poter regalare qualcosa di concreto, ma anche un sogno da realizzare. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con il Taranto Football Club 1927 rappresentato, per l’occasione, dal Direttore Vittorio Galigani, il quale ha ribadito come la società rosso-blu sia sempre presente negli eventi riguardanti il sociale e che ha accolto volentieri questa iniziativa per aiutare e migliorare le aree cittadine più penalizzate, il direttore ha parlato anche a nome del Presidente Giove che, seppure a malincuore, non ha potuto presenziare all’evento.
Nel corso della manifestazione, i bambini del comprensorio San Cataldo, hanno potuto incontrare i propri beniamini calcistici. Erano presenti, in rappresentanza della squadra, Capitan Marsili, Giovinco, Saraniti e Civilleri.
“Io non capisco nulla di calcio ha asserito Maria Teresa Trenta, ma sono ugualmente una grande tifosa del Taranto ed ho percepito fin dall’inizio l’importanza di realizzare il sogno di questi bambini. Avevo in mente questo progetto sin dai tempi della prima pandemia, quando eravamo costretti a restare chiusi in casa ed ho aspettato tanto che la situazione potesse migliorare. Nonostante le varie problematiche legate al covid, ho trovato la forza e le persone giuste, che mi hanno supportata, per concretizzare questo mio desiderio… donare e vedere un sorriso negli occhi di un bambino è una cosa meravigliosa”.
La serata benefica è stata presentata dalla stessa Maria Teresa Trenta e dalla giornalista Nicla Pastore, che hanno egregiamente condotto la manifestazione.
Hanno partecipato, oltre ai quattro giocatori sopracitati, che hanno risposto alle domande loro formulate, riguardanti la società, lo spogliatoio, l’amicizia che li lega l’un l’altro ed il futuro della squadra anche Mister Laterza e il direttore sportivo Francesco Montervino.
I due si sono espressi soprattutto elogiando questo gruppo di giovani molto unito che si è tanto impegnato e che continua a farlo, nonostante il periodo di grande difficoltà. Hanno poi salutato e fatto gli auguri ai presenti e all’intera città, la quale è sempre molto vicina a questi colori. I due responsabili del team Taranto hanno chiesto supporto e vicinanza per il prosieguo del campionato che riprenderà, per il Taranto, con trasferta di Palermo, fissata per il prossimo 16 gennaio.
Lo stesso Don Emanuele Ferro, parroco del comprensorio San Cataldo, ha sottolineato l’importanza dello sport nella vita dei bambini, che li aiuta a crescere nel rispetto delle regole, della legalità e del miglioramento.
‘’I miei ragazzi giocano meglio degli altri tarantini e non li voglio perdere’’ ha affermato Don Emanuele, parlando dei suoi piccoli calciatori, facenti parte della ‘’Sparta Taras’’ e dell’importanza di poter migliorare la struttura per le attività ricreative e lo stesso campo di calcio, dove si svolgono gli allenamenti. I giocatori del Taranto hanno poi consegnato i kit per l’allenamento ed i palloni autografati ed hanno posato con loro per alcune foto ricordo, tra la gioia e la felicità incontenibile dei piccoli.
Ma le sorprese non sono finite qui: un piacevolissimo regalo è stato offerto ai genitori dei ragazzi e a tutti i presenti. Ospite d’onore della serata: lo “Zar” Pietro Maiellaro, il quale è stato ben felice di presenziare ad un evento così importante per i bambini e la città di Taranto alla quale è rimasto particolarmente legato negli anni.
Abbiamo ricordato con lui i bei tempi trascorsi in città. ‘’ Vengo spesso da voi’’ ha dichiarato Pietro, “perché ho conservato le vecchie amicizie di un tempo ed in particolare con il Direttore Vittorio Galigani. Ci sentiamo spesso per questioni legate alle nostre attività professionali e sulle varie problematiche legate al mondo calcistico, lui che di esperienza ne ha tanta…”
Pietro che ricordo hai degli anni trascorsi in città e della tifoseria rosso-blu?
‘’Chi ha calpestato l’erba dello Iacovone non potrà mai dimenticare quelle emozioni uniche. Ogni volta che torno la gente continua a riconoscermi e tutte le manifestazioni d’affetto che ancora ricevo… non possono che riempirmi di gioia.’’
Zar, tu che hai intrapreso varie strade quali l’allenamento, la ristorazione e attualmente il talent scouting, di cosa ti vorresti occupare nel tuo prossimo futuro?
‘’Fare l’allenatore non è facile, non sono venuto a rubare il mestiere a nessuno… (ride vista la presenza in platea di Mister Laterza). Nella vita ci vuole un pizzico di fortuna per fare qualunque cosa. Io non sono stato particolarmente fortunato, anche come calciatore, avrei potuto raggiungere livelli superiore e soprattutto la nazionale, ma non è andata così… quello che faccio ormai da tempo e cioè scoprire giovani talenti in giro per il mondo, non è facile, ma ne ho scovati diversi. Il segreto non è scoprirli, ma supportarli e prendersi cura di loro, soprattutto all’inizio. Sono giovani che vengono da paesi lontani, devono ambientarsi, imparare la lingua, cambiare abitudini e tutto questo lontani da casa, senza affetto e sostegno. Devi avere un carattere molto forte per riuscire ad emergere e per andare avanti. Dico questo perché l’ho vissuto sulla mia pelle. Da ragazzo ero timido e introverso e durante l’esperienza in Sud America non molto nota ai più, non ho ricevuto l’appoggio e la vicinanza per riuscire a far prevalere il mio talento. Potessi avere le stesse qualità di un tempo e l’esperienza accumulata nella vita… esploderei certamente”. (ride un po’ nostalgico).
In questo clima di festa, alla quale ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Taranto dottor Giovanni Gugliotti, non poteva di certo mancare la musica. Ad allietare i momenti, tra interviste ed interventi vari, c’è stata la presenza della banda Giovanni Paisiello, diretta dal maestro Vincenzo Simonetti, che ha intonato con i suoi musicisti l’inno nazionale e le varie pastorali della tradizione tarantina. Ed ecco sul finire.. Jingle Bell, per festeggiare l’arrivo della befana.
La simpatica vecchietta che chiude questo intenso periodo festivo ha distribuito ai venticinque bambini presenti, le classiche calze piene di cioccolate, erano rappresentati i colori delle tre più famose fedi calcistiche nazionali: Juve, Milan e Inter, che i vari bimbi potevano scegliere al momento della consegna, loro gentilmente offerta dal panifico Di Lena. Il tutto si è svolto in un clima di festa e positività, nonostante le norme restrittive anti covid che sono state naturalmente rispettate integralmente.
Salutiamo quindi l’epifania che tutte le feste si porta via, aspettando tempi migliori per la ripresa di nuove iniziative in nome della solidarietà. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato per la realizzazione di questo evento. E chissà, se tra quei piccoli calciatori si nasconde un possibile campione… del quale, tra qualche anno, sentiremo magari parlare.
Io ci credo e voi?
Nella foto di copertina gruppo dei tecnici e dei calciatori del Taranto con i bambini della scuola calcio “Sparta Taras”. A seguire, nell’ordine, Maria Teresa Trenta premia Don Emanuele Ferro. Giovinco e Saraniti intervistati da Nicla Pastore, La sopraggiunta “Befana” consegna le tradizionali calze ai piccoli calciatori del Comprensorio San Cataldo. (Foto: Giuseppe Leva)