Davide Erba, la Lega Pro non va al passo con i tempi!

Questa settimana facciamo due chiacchiere con un affermato imprenditore a livello nazionale, ma che dico… mondiale. Mi riferisco a Davide Erba, un uomo che si è fatto da solo.  Dal nulla.

Il personaggio è dai più definito geniale e visionario. Partendo dalla sua Brianza, dove è nato, si è inventato imprenditore, arrivando sino in Cina conquistando anche i mercati mondiali. Ma tralasciando i suoi innumerevoli meriti imprenditoriali lo abbiamo avvicinato, quest’oggi, approfittando di una sua breve visita alla nostra Puglia, in qualità di super appassionato del calcio, essendo, egli, anche il presidente del Seregno, neo promosso in serie C. 

Presidente, inevitabile non coinvolgerla parlando della Lega Pro e del suo attuale management, affrontando le critiche da lei rivolte alla attuale gestione. Quale innovazioni apporterebbe a riguardo?

Questa situazione mi spaventa, perché è leso il diritto al libero arbitrio e alla libera espressione, che sono i capisaldi della nostra Costituzione. Un sistema come quello della Lega, che non accetta critiche, è autoritario, non si può evolvere e si regge su pressioni calate dall’alto. La questione è “incommentabile” e auspico che ci si renda conto di questo sistema perverso. Bisognerebbe apportare dei cambiamenti a un meccanismo ormai superato che non si riesce ad adeguare alle esigenze dei presidenti delle società e a svecchiarsi da concetti, ormai superati, che non vanno al passo con i tempi.

Cosa risponde, quindi, a chi ha inteso deferirla presso la Procura Federale e multarla con una sanzione esorbitante (trentaseimila euro ndr)?

Che è assurdo subire un simile provvedimento solo per aver pubblicato due post sui social dove ho definito il Presidente Ghirelli di essere una ‘’cariatide’’. Ma secondo lei è possibile subire tutto questo, solo per aver descritto una reale verità, posta sotto gli occhi di tutti? Ghirelli è lì come Presidente, da tanti anni e con ruoli diversi, ma sempre  importanti. Il suo sistema di intendere la Lega è sorpassato e non sono d’accordo col suo modo di gestirla. Bisognerebbe rinnovare tutto, a partire da chi la dirige. E poi anche quella multa così esosa è inadeguata per una simile motivazione, vista anche la crisi economica che attanaglia tutte le squadre di calcio.

Più volte ha avuto espressioni estremamente critiche anche nei confronti della classe arbitrale, cosa ne pensa a tal proposito? 

La mia critica è stata diretta ancora una volta al Presidente Ghirelli e non alla classe arbitrale. Cosa possiamo pretendere dagli arbitri, non esiste per loro una vera formazione professionale ed i loro guadagni sono nettamente inferiori a quelli degli stessi giocatori. In Lega Pro vi sono partite che finiscono con pochi goal di scarto, 0 a 0, 1 a 0 e la figura dell’arbitro è determinante ai fini del risultato. E’ quindi un lavoro di grande responsabilità. La Lega Pro rappresenta un campionato davvero combattuto, difficile e con un livello basso che andrebbe valorizzato e migliorato, naturalmente partendo dai massimi esponenti.

Parlando ancora di Lega Pro, da lei definita poco sostenibile. Molte delle società non iscritte, sono state riammesse a titolo oneroso in serie D, con un fondo perduto, in media, di circa trecento mila euro ciascuno. Nella crisi finanziaria generale, non ritiene che sarebbe positivo girare quel denaro al ristoro delle gestioni oltremodo onerose dei club in categoria?

Assolutamente si, visto le difficoltà economiche a cui sono soggetti molti Presidenti di società. Se le squadre falliscono, o non si iscrivono al campionato, non è colpa dei Presidenti. Un presidente di calcio mette risorse in campo per sostenere la gestione a differenza del Presidente di Lega che il sistema lo affossa. Molte squadre attualmente possono essere iscritte grazie a fondi di investimento o a società estere, mentre chi dovrebbe trovare nuove soluzioni e risolvere i problemi, li sta aggravando con una gestione ormai sorpassata e inappropriata. A capo della Lega non si riesce ad adoperare un cambiamento dall’alto e quindi le situazioni rimangono inalterate e si ripetono. L’intero sistema è in crisi, perché i dirigenti in carica da anni non hanno saputo trovare soluzioni ai problemi. Sono loro stessi la personificazione del sistema che hanno creato, sono sempre loro che dovrebbero risolverli questi problemi… quindi come fanno a trovare le soluzioni se sono gli stessi che li hanno creati? Mi chiedo… 

Attualmente il suo Seregno di cui è Presidente, è ultimo in classifica, nonostante cospicui investimenti, ha già in mente quali potranno essere i correttivi da apportare?

La classifica non corrisponde al valore reale della squadra. Certo, sul campo ciò che vale sono i punti che parlano, ma la squadra meriterebbe molto di più. Finora ogni partita è stata una storia a se. La vera ricetta è il lavoro, lavoro, lavoro e i risultati non tarderanno ad arrivare. Dopo tutto, siamo in sintonia con la Juventus. Anche loro quest’anno sono nella zona bassa della classifica con risultati inaspettatamente negativi. A volte anche alle grandi squadre capita di avere questi problemi. Noi ne usciremo.