Crotone, è il momento di ricostruire

Il pareggio beffardo da parte del Crotone ad opera della Spal, ha affossato definitivamente le proprie speranze di salvezza. Un’annata disastrosa quella dei pitagorici, nessuno si sarebbe mai immaginato alla vigilia di vedere i rossoblù rimediare la seconda retrocessione consecutiva.

È chiaro che sono stati commessi degli errori da parte della società del presidente Vrenna , il quale ha l’obbligo di ricostruire e rinnovare dopo tanti anni ricchi di soddisfazioni. L’imminente futuro costringe il Crotone a dover ripartire dall’inferno della Lega Pro, una categoria alla quale i pitagorici non erano più abituati. Servono idee chiare e condivise, per poter avviare un nuovo ciclo che possa riportare Crotone ai livelli che merita. L’impresa non è tra le più semplici, anche se in passato questa dirigenza si è sempre saputa risollevare.

Le cause che hanno portato in due anni il Crotone dalla massima serie all’inferno della Lega Pro, sono figlie di scelte sbagliate ma anche un po’ azzardate. La Lega Pro, in particolar modo il girone c, rappresentano un vero inferno dove per potersi imporre necessitano organizzazione e lungimiranza. Paradossalmente dalle catastrofi è possibile ricavare qualcosa di positivo, magari l’occasione di rilanciare un settore giovanile che in questi anni non ha raggiunto i traguardi della Prima squadra.

Il diesse Beppe Ursino (nella foto di copertina), uno dei principali artefici dei successi del Crotone, avrà il duro compito di dover ricostruire il castello dalle macerie. Il calcio è cambiato, è in continua evoluzione, perciò urgono  rinnovamento e nuove strategie. Vista la situazione, la società starà sicuramente lavorando su come ripartire, facendo tesoro dei tanti errori commessi. Mai come in questa stagione si è fallito così tanto. Settore giovanile e Prima squadra dovranno viaggiare allo stesso passo, in modo da ottenere risultati sia sul campo che sotto l’aspetto finanziario.

Il calcio italiano ha bisogno di realtà come Crotone, che in questi anni hanno rappresentato per molte società un modello da seguire. In questo campionato di Serie B, la Calabria si presentava con ben tre formazioni, ora c’è il serio rischio che due retrocedano. Un risultato che non fa bene al movimento calcistico calabrese, storicamente protagonista di grandi imprese e importante tradizione.

Il futuro del Crotone parte da qui, con la consapevolezza che si può tornare grandi con quei valori che avevano consentito agli squali di compiere la straordinaria scalata dai Dilettanti al paradiso della Serie A. La storia può ripetersi, solo se tutti quanti remeranno verso un’unica direzione. Direzione che potrà essere seguita con una nuova