Cresci Ternana, la serie B ti vuole più cinica

Il pareggio con Cittadella è stato accettato di buon grado, ma anche con un certo rammarico. Cristiano Lucarelli aveva presentato alla vigilia quella veneta come la squadra più ostica del campionato per la Ternana. Il campo lo ha confermato con la Ternana a soffrire e rischiare il ko per 60 minuti, poi capace di pareggiare e andare vicinissima a ribaltare la situazione nell’ultima mezz’ora.

Ma è interessante approfondire la questione, capire perché il Cittadella era l’avversario più complicato per i rossoverdi. Riassumendo in estrema sintesi il pensiero del tecnico emerge un elemento: gli avversari in pressione costante, quelli che non ti fanno giocare, che buttano la palla avanti a ricercare con ossessione le seconde palle sono quelli più indigesti. Perché la Ternana è stata costruita sul modello di quella che aveva spazzolato decine di record in serie C, con l’idea quindi di proporre il proprio calcio. Operazione che fin qui si è scontrata con una realtà più complessa del previsto.

Perché la serie B di questa stagione è forse la più competitiva degli ultimi dieci anni e perché, anche per questo, in molti pensano soprattutto al risultato. Quindi difese compatte e ripartenze, o contropiede (come si diceva più giustamente qualche anno fa). Squadre forti fisicamente e alte per sfruttare al meglio le palle inattive. Primo obiettivo per tutti: non far giocare l’avversario.

La Ternana è partita con presupposti diversi come dettato anche dalla linea dirigenziale. A Bandecchi piace vincere, ma piace anche vedere un bel calcio. Così è successo in serie C. Così sta succedendo a singhiozzo in serie B. Pur con queste difficoltà nel cambiare pelle, nell’adattarsi agli avversari piuttosto che imporre il proprio volere, la Ternana sta mantenendo un discreto passo. Avrebbe potuto avere un paio di punti in più ma la situazione non sarebbe cambiata. Importante tenere a distanza la zona calda della classifica.

Per il prosieguo della stagione che si preannuncia complicatissimo sorge quindi la domanda: quanto tempo occorrerà ancora alla Ternana per integrarsi al meglio nel campionato? Quanto riuscirà ad adattarsi agli avversari e far pesare le proprie qualità nella stessa partita? La sfida con il Cittadella ha dimostrato che la strada imboccata è quella giusta salvo riuscire a replicare in campo al meglio quanto preparato in allenamento. E salvo, soprattutto, limitare ancora di più quegli errori in fase difensiva che spesso costringono la squadra a giocare le partite in rimonta.

L’adattamento al campionato passa quindi inevitabilmente dalla capacità di ridurre i gol incassati perché farne uno più degli altri in questo campionato è molto, molto più difficile che in serie C.