COSENZA, MISSIONE COMPIUTA: ORA SERVE PROGRAMMARE
Il Cosenza è riuscita nell’impresa di conquistare con grande merito la salvezza in Serie B, imponendosi nel play out a discapito del Vicenza. I rossoblu sono stati molto bravi a ribaltare l’ uno a zero del Menti, grazie ad una doppietta dell’ esperto bomber argentino Larrivey. Un’impresa straordinaria quella compiuta da Bisoli e i suoi ragazzi, i quali hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo per centrare questo importante obiettivo.
Il presidente Eugenio Guarascio, dopo questa salvezza raggiunta in extremis dovrebbe mettersi a lavoro per progettare un futuro degno della storia del Cosenza . La piazza rossoblu, merita un progetto che riporti entusiasmo e ambizione. Le continue e insensate rivoluzioni di ogni estate da parte della società, hanno esasperato una tifoseria che non merita di vivere stagioni sofferte. L’ideale sarebbe dare continuità a quanto di buono è stato fatto in questa stagione.
Va fatta una premessa, il diesse Roberto Goretti e il tecnico Pierpaolo Bisoli, meritano la conferma perché la società crede nel loro valore e non per una semplice questione di riconoscenza. Chiaro che entrambi devono essere anche messi nelle condizioni ideali di poter lavorare al meglio, in modo da garantire al Cosenza un campionato per lo meno tranquillo. Comprendiamo che ora è il momento di godersi la salvezza e staccare la spina, ma non bisogna far passare troppo tempo. L’eventuale conferma di diesse e tecnico, rappresenterebbe l’avvio definitivo di un progetto che potrebbe aiutare a migliorare il difficile rapporto tra proprietà e tifoseria. Lo abbiamo detto più volte, nel calcio non si improvvisa nulla. Guarascio, fino ad oggi è stato graziato dagli eventi, deve però rendersi conto una volta per tutte che si trova al timone di una società che vanta storia e tradizione. Programmazione, lungimiranza, organizzazione e unione d’intenti, sono tutto ciò di cui la Cosenza calcistica ha fortemente bisogno.
Il momento delle scelte si avvicina, Guarascio non può far finta di nulla. Lo deve ad un’intera tifoseria, che non ha mai smesso di dimostrare amore e attaccamento verso la propria squadra. Il futuro inizia adesso. La prossima Serie B, si prospetta ultracompetitiva con l’arrivo di tante corazzate e la conferma di formazioni in cerca di riscatto. Il livello del campionato cadetto sarà molto alto e il Cosenza dovrà farsi trovare pronto. Vedremo nel corso di questi mesi quali saranno le scelte del massimo dirigente rossoblu.
E’ indispensabile che il Cosenza si costruisca una struttura composta da profili affidabili e capaci, evitando di continuare a puntare su delle scommesse azzardate che spesso delle volte hanno portato allo sbaraglio. La speranza è di rivedere quel Cosenza entusiasmante dei fine anni ottanta e per gran parte dei novanta, orgoglio di una Calabria che ha bisogno di vedere le sue squadre recitare un ruolo da protagoniste e mai da comparse.