COSENZA, A DIFESA DI UN PATRIMONIO CHIAMATO SERIE B

A Cosenza c’è grande attesa per venerdì sera al San Vito Marulla, dove andrà di scena una delle gare più importanti della storia del club rossoblù. Il Cosenza di Bisoli (nella foto di copertina) è chiamato a battere il Vicenza, per garantirsi la permanenza in Serie B. Si riparte dall’uno a zero del Menti. 

Il  match d’andata ha sorriso ai veneti, condizionato però da un arbitraggio non certo impeccabile. Caso e compagni dovranno resettare la gara di giovedì scorso  e  dare il massimo davanti ai propri tifosi, i quali faranno di tutto per trascinare i loro beniamini verso la vittoria. Vincere è l’unico verbo che dovrà archeggiare nella testa di ogni componente della rosa del Cosenza.

Il Vicenza arriva in Calabria, potendo contare su due risultati su tre  ma non sarà facile, considerato l’ambiente infuocato che li attenderà. La compagine veneta vive un ottimo momento di forma, soprattutto dall’arrivo in panchina di Francesco Baldini, uno abituato a sposare le sfide difficili. Sarà una partita nella quale nessuna delle due formazioni dovrà sbagliare l’approccio. In una gara di questo tipo, come lo è un play out, gli episodi saranno determinanti ai fini del risultato.

Per il Cosenza, è fondamentale lanciare il cuore oltre l’ostacolo, con la consapevolezza che questa Serie B rappresenta un patrimonio da difendere ad ogni costo.

L’ambiente è unito e compatto, da questa sfida dipenderà il futuro di un Cosenza che merita di essere protagonista . Il presidente Eugenio Guarascio, deve capire che una piazza come quella rossoblù necessità di un progetto ambizioso e lungimirante. Degno della storia e del blasone di questo club. Cosenza e la sua gente sono pronti, ci credono più che mai, la Serie B vale molto più di un semplice traguardo sportivo.

Nella sua gloriosa storia, Cosenza ha già ripetuto imprese storiche: basti pensare allo spareggio del 1991 con la Salernitana sul neutro di Pescara,   decisiva fu la rete del compianto Marulla o anche la salvezza conquistata due stagioni fa nel post lockdown .

Questa volta, il Cosenza ha la responsabilità di rappresentare al meglio la Calabria intera, considerata la retrocessione in Lega Pro del Crotone e le vicende societarie della Reggina che ci auguriamo possano risolversi al meglio. La Calabria deve rimanere nel calcio che conta, venendo rappresentata da più realtà possibili. L’augurio è che la salvezza del Cosenza possa essere da apri pista per tutto il movimento calcistico calabrese.

Il calcio italiano ha bisogno della Calabria, terra di grande passione che attraverso questo sport ci ha abituato a farci ammirare uno dei suoi tanti volti più belli.