Con la macchina del tempo dal 706 A. C. al Taranto F. C. 1927
Carissimi, nelle puntate precedenti abbiamo visto come nacque Taranto (706 A. C.) e come si sviluppò fino a diventare la capitale della Magna Grecia. Successivamente abbiamo visto come, purtroppo, fu sconfitta e “accorpata” dalla grande Roma.
Poi abbiamo parlato della leggenda della Tarantella e infine della macchietta Marc Poll personaggio molto più recente nato nel 1895.
Ora spostiamo la lancetta del tempo di circa 20 anni più avanti e precisamente nel 1927.
In quell’anno nacque finalmente, dopo svariate fusioni e trasformazioni di alcune società sportive il Taranto F. C. 1927.
Il Taranto fu ammesso subito alla “Prima Divisione”, una sorta di serie C dei nostri tempi ed esordì battendo “l’Ideale Bari” per 2 a 0 (quindi gli sfottò tra i nostri tifosi e quelli baresi cominciò fin da subito!).
Dopo vari campionati altalenanti riuscì ad essere promosso in serie B nell’annata ’34-35.
Ma l’anno dopo fu nuovamente retrocesso in prima divisione poiché si può dire che la squadra all’epoca era niente di più che qualcosa di amatoriale. Molti giocatori erano in realtà operai o manovali dell’arsenale, prestati al calcio.
Molte altre squadre invece erano più organizzate a livello professionistico.
Tuttavia il Taranto riuscì a risalire in serie B e da allora per molti anni cominciò una serie di retrocessioni e promozioni dalla B alla C e viceversa, poiché come detto era appunto quella all’epoca la vera linea di demarcazione tra i dilettanti ed i professionisti.
La storia recente (relativamente) del Taranto invece, comincia nel campionato ’68-69 nuovamente con la promozione in serie B e la militanza in questa serie fino all’80.
Anno in cui, purtroppo, ci toccò l’onta delle indagini per illeciti sportivi nonché la retrocessione in serie C.
Nei tanti anni passati in serie B fu tentata varie volte la scalata alla serie A, ma senza successo.
Purtroppo il Taranto non riuscì ad arrivare oltre il 5^ posto nel ’73-74 e oltre l’ 8^ nel 77-78.
Questo campionato fu in realtà falsato dalla tragica morte del campione più amato di tutti i tempi del Taranto, che gettò la squadra, tutta la popolazione e tutto il calcio italiano nello sconforto totale: Erasmo Iacovone.
Ma di questo argomento mi riservo di fare una puntata speciale dedicata all’indimenticabile Erasmo nonché ad altri grandi campioni del Taranto!
Risulta chiaro, quindi, che il Taranto non sia mai stato in serie A malgrado, appunto, il 78 sarebbe stato sicuramente l’anno buono se non fosse accaduto l’inimmaginabile.
Nel presente programmare una scalata alla massima serie è ma l’essere entrati, quest’anno, nella serie professionistica, è già un piccolo miracolo.
Tuttavia il management della squadra jonica si sta organizzando sotto tutti i profili per organizzare una squadra all’altezza della città di Taranto che, vi ricordo, dopo Napoli e Bari è la terza città più popolosa dell’intero Sud!
Ma per riuscire in questo intento difficilissimo, servono aiuti un po’ da tutti. Da parte delle imprese importanti della città, dagli sponsor in genere, dal Comune, dalle infrastrutture fino ad arrivare ai tifosi, al pubblico in genere e al cittadino anche non tifoso.
Taranto dovrebbe e potrebbe avere una visibilità agli occhi del mondo, migliore di quella attuale e questo si ottiene anche e soprattutto dalla squadra di calcio cittadina.
Non è giusto che paesini o addirittura frazioni cittadine come il Chievo, o alcune città abbiano due squadre in serie A e il Taranto non vi abbia mai militato neanche per una sola annata!
Dobbiamo quindi cercare di creare un circolo virtuoso, attorno alla nostra squadra, che possa farla emergere dallo stato attuale e proiettarla più in alto un po’ come è stato fatto (a livello di immagine e credibilità) per i giochi del Mediterraneo che svolgeranno proprio qui a Taranto nel 2026.
Quindi cari amici, seguiamo ciò che ci insegnava il grande Battiato: Up patriots to arms! (avanti forza patrioti-tifosi!).
Arrivederci carissimi e alla prossima puntata di miti e leggende tarantine!
Nella foto di copertina una formazione del Taranto dell’anno 1936