Bene amici, molto molto bene!

Sicuramente vi starete chiedendo il significato dello strano titolo. Ebbene, dovete sapere che nel 1993, ad Altamura, furono trovati i resti di uno scheletro ed in particolare un teschio conservato perfettamente, appartenuto ad un uomo primitivo della stessa epoca dell’Uomo di Neanderthal. Tale teschio, molto impressionante, fu chiamato appunto l’Uomo di Altamura e soprannominato scherzosamente “Ciccillo”, come si chiamano molti altamurani.

Come dicevo quindi, il Taranto sconfigge anche il bel “Ciccillo” e si proietta ancor di più verso la serie “C”.

Purtroppo é andata bene anche al Picerno, impegnato in quel di Brindisi, che conquista sebbene in maniera contestata (a dir poco) i 3 punti e resta a  ruota dei Rossoblu.

Che dire… Sono rimasta un po’ delusa dal Brindisi, mi aspettavo di più poiché deve cercare di salvarsi dalla retrocessione e  avrebbe dovuto approfittare del turno casalingo.

Tuttavia, a giudicare dalle immagini e da ciò che mi è stato riferito da qualche collega che ha assistito alla partita, il Picerno deve veramente ringraziare il cielo per quanto ottenuto, poiché al Brindisi é stato annullato il gol del pareggio (regolarissimo) per un presunto fallo sul portiere avversario che  avrebbe visto solo il guardalinee! Infatti l’arbitro aveva subito indicato il centrocampo.

Mah… Probabilmente é una  questione di punti di vista.

Comunque, non pensiamo ai risultati  delle altre squadre e tantomeno dobbiamo sperare nell’aiuto del Brindisi. Dobbiamo guadagnarcelo da soli il… brindisi di fine campionato.

I Rossoblu hanno disputato una più che ottima partita attaccando dal primo all’ultimo minuto. Tranne una discreta occasione capitata all’inizio del primo tempo, l’Altamura ha giocato praticamente tutto il resto della partita a cercare di difendere lo 0 – 0.

Gli Altamurani infatti si sono guadagnati il pane quotidiano fino al settimo della ripresa quando Gaston Corado (nella foto di copertina mentre esulta per il gol realizzato), approfittando di un errore del portiere avversario, ha comodamente condotto il pallone in rete. Come a volte accade al nostro Taranto, in realtá avrebbe potuto segnare prima, ma vi é un pizzico di imprecisione nelle conclusioni a impedire successi piu’ immediati, facili e più rotondi.

Tuttavia gli jonici hanno dimostrato, ancora una volta, di meritare la vetta del campionato, hanno giocato con tranquillità pur essendo sotto pressione per la situazione di classifica ancora incerta.

Domenica prossima sarà ancora giornata importante, il Taranto andrà a Francavilla mentre il Picerno giocherà in casa contro L’Aversa. Una specie di derby incrociato che vede lo scontro di due candidate alla promozione contro due candidate alla retrocessione.

Sulla carta favorito il Picerno per il turno casalingo.

Per fortuna  mio nonno (come sempre), per togliermi un po d’ansia mi ha detto uno dei suoi soliti  motti scacciapensieri in Tarantino: “ci stort ve’ po dritt aven”. Cioé: proprio quando pensi che una cosa possa andare storta poi vedrai che invece andrà bene.

Preferisco quindi affidarmi alla saggezza degli anziani e magari, con l’aiuto anche del pubblico, che da  domenica 2 giugno potrà accedere allo stadio e svolgere il proprio ruolo di dodicesimo giocatore in campo.

Intanto gridiamo tutti insieme il motto di battaglia: una partita alla volta, un avversario alla volta, tre punti alla volta.

Io, vi sembrerá strano, ma “C” credevo prima, “C” credo ora e “C” crederò sempre. E voi “C” credete?