CHIAGN’ E FOTTI
Va bene, amici. “Chiagn’ e fotti” è’ una tipica espressione napoletana che mal si adatterebbe ad uno nato a Gubbio.
Vi chiederete come mai ancora una volta ce la dobbiamo prendere con lui. Si, il neo presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Ma si, quello dei pulmini e dei campanili.
Quella espressione rende bene il nostro pensiero. Perché fortunatamente non ci sta più ammorbando con i pulmini e i campanili, ma in realtà, il “nostro”, è totalmente assente da tutto. Da tempo.
Da un anno, infatti, non si vede più dalle parti di Via Jacopo da Diacceto. Il presidente in pectore è un altro. Tal Marcel Vulpis. Giornalista. Esperienza manageriale e dirigenziale (all’interno del sistema calcio) zero meno. Quello che ci vuole quindi. Il quale, evidentemente autorizzato da Gravina, dichiara, proclama. Prevede il futuro per i coraggiosi imprenditori della Lega Pro. I malati di calcio che, con i loro soldi, tengono in piedi l’ormai scalcagnata macchina della terza serie. Il tutto in attesa che venga spartita tra Balata (con l’allargamento della Serie B) e la serie D d’elite. Quella del semiprofessionismo.
Del resto l’età è quella che è (73 a ottobre, le persone normali sono andate in pensione da tempo). Tutto sommato di fare il pendolare da Roma a Firenze si è bello che stufato. Barba incolta. Parecchio sovrappeso. Abbigliamento casual. Mi sa che questo ha bello che mollato….
Del resto che persona sia lo hanno scoperto un po’ tutti. Vero povero Pino Iodice? O tutta la schiera di persone che ha preso per i fondelli, con promesse e chiacchiere infinite.
La Lega si sta sgretolando sotto i colpi della pandemia, e mo’ che faccio e che dico? Mi conviene lasciar fare a Vulpis.
C’è l’ennesimo scandalo dell’ennesimo campionato senza regole?
Allora vi piazzo questa bella intervista su Repubblica (che riporto integralmente). Pensasse mai che mi sto inventando tutto…. (A proposito ma la famosa causa che dovevi fare ai Graffi? Non è che ci hai ripensato? Si sa l’etichetta di chi ci ripensa….Peccato, perché non vedevo l’ora di tirare fuori i pignoramenti delle ex mogli non pagate, le vicende oscure di un immobile per il quale si paga il mutuo non di proprietà della Lega, i compensi attribuiti da un’assemblea fantasma).
Insomma, anche quest’anno i soliti “cadaveri” di squadre sparite nel nulla. Quindi di campionati irregolari. Imprenditori che pagano gli stipendi e retrocedono. Mentre la Sambenedettese ancora sta lì. Tranquilla.
E allora ecco, beccatevi questa :
“Ho atteso che venisse pubblicata la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale sul caso Sambenedettese. Ora, non mi esimo da un giudizio sulla vicenda sconcertante di questi mesi che ha indubbiamente determinato turbamento” così esordisce Francesco Ghirelli (nella foto qui sotto), Presidente della Lega Pro, in merito all’evoluzione della vicenda Samb e poi prosegue: “Nel dicembre 2018 fummo promotori dell’introduzione di sostanziali modifiche nelle regole federali che mirassero a tutelare il sistema. Venne per la prima volta introdotta nella normativa federale la sanzione che sanciva l’esclusione dal campionato per quei club che non avessero pagato gli emolumenti per due dei tre bimestri entro dicembre. Una norma di radicale cambiamento rispetto alla storia del calcio italiano. Nonostante la nostra richiesta prevedesse di estendere tale termine di riferimento, tecnicamente non si è potuto andare oltre il bimestre di dicembre perché non vi sarebbero stati i tempi per completare l’iter per i livelli di giustizia sportiva entro il termine della stagione e con ciò si rischiava di non poter terminare il campionato. Nello stesso tempo si introdusse la norma che prevede, a fronte di due gare non disputate, l’esclusione dal campionato. Altra normativa rafforzativa introdotta fu quella che prevede controlli federali per i passaggi di quote societarie più stringenti e con pene più severe. Questo apparato normativo ha consentito un passaggio importante per assicurare la regolarità del campionato. Nei giorni scorsi in Consiglio Federale su quest’ultimo aspetto si è proceduto ad una ulteriore inasprimento delle sanzioni prevedendo penalizzazioni e l’esclusione dal campionato per quei club che non soddisfino i requisiti richiesti dalla normativa sulle acquisizioni di partecipazioni societarie. Con riferimento al mancato pagamento degli emolumenti relativi ai bimestri da gennaio a giugno, è stato conferito mandato affinché vengano studiate nuove regole che consentano, per i club inadempienti, di impedire l’eventuale accesso alla fase dei playoff, che comportino la mancata assegnazione della vittoria in campionato e la diretta retrocessione se il campionato terminasse in zona playout. Questo è lo stato dell’arte, una saggia governance dall’esperienza trae riflessioni per migliorare le regole. Detto questo è evidente che il turbamento non viene lenito, con i dipendenti, i tecnici, i calciatori che vedono la loro remunerazione essere messa in discussione ed il loro futuro occupazionale a rischio. La Città di San Benedetto, i tifosi subiscono un danno pesante. I club della Serie C, in particolare quelli virtuosi pagano ingiustamente pegno. Ho seguito con particolare attenzione la situazione, rimanendo in contatto con chi è impegnato direttamente e lo seguiterò a fare, e lo farò in silenzio come è giusto. Ho rotto il silenzio per un attimo perché era doveroso farlo per esprimere un primo giudizio, senza interferire sui livelli della giustizia sportiva ed ordinaria” conclude Ghirelli..
Mamma mia. Per chi è riuscita a leggerla tutta, viene proprio il latte alle ginocchia.
Un insieme di frasi fatte. Di autocelebrazioni su come le norme siano state cambiate. Di ignoranza totale delle Noif che neanche l’ottimo segretario Paolucci ci sarebbe riuscito.
Il risultato di tante parole è che il patron della Sambenedettese, tal Serafino, dopo aver presentato il così detto concordato in bianco (cioè senza spiegare come vuole rientrare dell’esposizione e con quale progetto imprenditoriale) non ha trovato neppure i 25.mila euro delle spese della procedura. Di conseguenza fallimento in arrivo.
Il personaggio, in udienza senza avvocati, dice a voce che pagherà vendendo i giocatori.
Peccato però che gli stessi si svincolano d’ufficio. Hanno infatti messa in mora la società per mancato pagamento degli emolumenti.
Ed allora dico io: ma basta prendere in giro tutti!
Vi chiedo anche, in attesa della ennesima sentenza di fallimento in corso di campionato (ma i controlli chi li fa Topo Gigio?), che rimedi seri volete proporre? E i tifosi presi in giro? E le società virtuose, che hanno pagato gli stipendi e che si ritroveranno nei dilettanti? Per questi che soluzioni avete previsto?
Nessuna. Beccatevi la mia intervista e accontentatevi.
Revocare subito l’affiliazione no? Lo prevede l’articolo 16 n.6) delle Noif in caso di messa in liquidazione o insolvenza. Si va bè, ma poi impugnano. Ci chiedono i danni. Il campionato è ormai quasi finito.
Si infatti. E’ proprio finito in mano a questi personaggi che proteggono i virtuosi con le chiacchiere. Con le interviste e senza il rispetto delle regole.
Ma insomma Vittorio tu che vuoi da me?
Avete visto le decisioni del Consiglio Federale di lunedì? Rileggetevi i Graffi di qualche giorno fa dove avevo previsto tutto. Alla voce nomina del Consiglio di Amministrazione di Federcalcio Servizi s.r.l. La immobiliare della Federazione (con tanto di codice etico).
C’è un nuovo Presidente. Compenso di 65 mila euro annui per fare nulla. Perché la società non svolge attività particolari. Sono sufficienti due consigli d’amministrazione e una assemblea all’anno.
Ma si che lo avete letto.
E’ Francesco Ghirelli
Chiagn’ e fotti.