Caos Serie C, anche la Pro Piacenza esclusa: la vergogna continua

Il calcio italiano è ormai immerso in un caos senza fine, che condiziona fortemente la serietà dei campionati professionistici giunti al collasso, in specie dalla Serie B in giù, dove negli ultimi anni stiamo assistendo a fallimenti societari, penalizzazioni e quant’altro. L’ennesima vergogna si è consumata in Serie C, una categoria tormentata da problemi mai risolti e che, a parte i proclami, non “hanno” mai fatto nulla per risolvere la situazione.

I casi legati a Matera e Pro Piacenza, confermano ancora una volta l’inefficienza dei signori Gravina e Ghirelli, i quali chiudono gli occhi di fronte alle irregolarità rischiando di diventarne complici. Le esclusioni di queste due società, a Pro Piacenza è stata anche revocata l’affiliazione, sono frutto di controlli mai avvenuti o al massimo effettuali come si suol dire a “capocchia”, falsando un intero campionato. Praticamente i gironi non si stanno svolgendo con la dovuta regolarità.

Quello a cui abbiamo assistito nella sfida tra Cuneo e Pro Piacenza, è la conferma di quanto detto finora. La formazione piacentina ha ripreso a giocare dopo 6 giornate di stop, con il solo obiettivo di evitare la scontata esclusione dal campionato, invece si è solo manifestato l’aspetto peggiore del professionismo. I piemontesi si sono imposti con il risultato di 20-0, al pari di una gara di football americano, contro una “armata Brancaleone” che si è presentata a Cuneo con soli 7 elementi, dei quali un massaggiatore ed uno non schierato per irregolarità nella documentazione. Permettendo che andasse in diretta uno spettacolo indecoroso.

Ci chiediamo quando finirà questo scempio che, non fa altro che offendere la dignità di chi fa di questo sport un mestiere, mettendoci passione e tanta professionalità. Quest’anno non stata ammessa una società solida come il Como, per un cavillo procedurale,  si è preferito far iscrivere club pieni di debiti che non arrivano a chiudere la stagione.

Vorremmo poter conoscere dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, ex timoniere della Serie C, quando pensa di offrire un cambiamento radicale a questa categoria. Maggiori risorse e costi sostenibili per poter affrontare il professionismo. Riguardo Francesco Ghirelli, eletto da pochi mesi come presidente della Serie C, siamo sicuri che l’ex dirigente del Bari abbia contezza della situazione e l’accumularsi di problemi da troppo tempo irrisolti, ma l’importante è difendere la poltrona. Anzi è l’unica cosa che conta.