CALCIO CATANIA, UN PATRIMONIO DA DIFENDERE E SALVAGUARDARE

A Catania non si vive per nulla un buon momento. I motivi non sono legati soltanto  ai  gravi danni causati dal maltempo che ha messo in ginocchio la città, ma anche per la crisi economica che attanaglia il club etneo. Nei giorni scorsi i calciatori hanno messo in mora la società, a causa del mancato pagamento degli stipendi che non arrivano dal mese di luglio.

Nella giornata di venerdì si è tenuta l’assemblea dei soci della Sigi, che non ha portato alcuna novità all’interno del Cda. L’azionista di maggioranza, Gaetano Nicolosi, ora ha assunto più potere e a lui spetta  di risolvere il prima possibile la grana stipendi per evitare delle pesanti penalizzazioni in classifica.

La situazione del Catania è davvero complicata, soprattutto per il futuro. Il campionato verrà onorato fino alla fine, ma è fondamentale trovare delle soluzioni per evitare che il calcio a Catania muoia del tutto. Il dopo Pulvirenti ha lasciato strascichi notevoli, per non parlare del mancato acquisto della società da parte dell’imprenditore italo-americano Tacopina.

Il calcio Catania rappresenta un importante patrimonio che va difeso e salvaguardato ad ogni costo. La storia e il blasone del club etneo non può svanire in questo modo. Nicolosi (nella foto di copertina) deve porre subito rimedio, anche se crediamo che da solo non possa sobbarcarsi questa situazione.

Servirebbe l’avvento di nuovi soci o meglio ancora una cordata forte e credibile, decisa a voler investire su questo Catania. Qui c’è da salvare una storia. Catania e i catanesi, ma tutta l’Italia calcistica non possono far a meno di una piazza così importante. Purtroppo la gestione sciagurata di alcuni presidenti conduce a danni incalcolabili che va a colpire la passione dei tifosi. Oltre a penalizzare nel peggiore dei modi le diverse figure che operano all’interno di una società.

Occorrono soluzioni immediate, non si può più attendere. Il calcio italiano non si può permettere di perdere una realtà così importante. Vedremo se Nicolosi e i suoi soci riusciranno a risolvere i problemi attuali e garantire un futuro alla Catania del calcio. L’impresa resta ardua, ma occorre lanciare il cuore oltre ogni ostacolo. Il movimento calcistico siciliano già sta vivendo una delle crisi tra le più difficili della sua storia. Catania ne è la conferma. In Sicilia e non solo, il calcio deve ripartire da figure perbene e capaci.

Bisogna dire basta a cialtroni e speculatori, soprattutto in una Lega Pro gestita nel peggiore dei modi. Il nostro augurio è che il Catania risorga e torni ad essere l’orgoglio del Sud come avvenne in un passato non molto lontano.