Barletta in serie D. I violenti rovinano la festa allo Iacovone 

Domenica scorsa 8 maggio si è svolto sul manto erboso dello Iacovone lo spareggio tra Barletta e Martina, valevole per l’assegnazione del titolo di Campione regionale di Eccellenza. 

Come tutti saprete, a superare il match e ad essere promosso direttamente in serie D è stato il Barletta, riuscendo ad imporsi ai supplementari con il risultato di 4 a 2 sui bianco-azzurri.

I bianco rossi, allenati da mister Farina, tornano quindi in serie D dopo ben 7 anni passati in Eccellenza e campionati minori. Antonio Pignataro (nella foto di copertina), autore di una splendida doppietta,  si erge a protagonista assoluto della gara. Per l’occasione, i milleottocento tifosi presenti allo Iacovone, molti dei quali con indosso una maglietta con su scritto ‘’la sfida nella Disfida’’ (con un chiaro accostamento al bel noto episodio storico), hanno voluto festeggiarli in maniera vivace, come giusto che sia, raggiungendo i giocatori in campo e intonando cori e canti.

Fin qui tutto normale mi direte, come è consuetudine in ogni finale che si rispetti, pur trattandosi di serie minori. Quello che invece rappresenta la nota dolente di questa domenica di calcio, è stato il comportamento incomprensibile di alcuni facinorosi tra le fila dei tifosi barlettani che io non chiamerei neppure tifosi, i quali hanno arrecato ingenti danni nel settore di tribuna, dove sono stati accolti per assistere all’incontro. Sono stati spaccati e lanciati per aria diversi seggiolini, rotte alcune porte nel corridoio che porta in sala stampa e negli spogliatoi.                            

Inoltre, fuori dallo stadio, ignoti hanno danneggiato anche una vettura imbrattandola con vernice spray rompendone anche i vetri. Ricordiamo a coloro che le compiono che queste azioni, messe in atto per sfogare le proprie frustrazioni e sicuramente compiute sotto effetto di sostanze particolari, nulla hanno a che fare con il tifo e lo sport.

Per non trascurare poi che, oltre al danno morale, vi è anche quello economico che la società ospitante dovrà sostenere, per ripristinare l’area in questione e renderla nuovamente fruibile. 

Il progetto di promuovere Taranto e il suo stadio, scelto tra quattordici strutture da parte dei rappresentati delle due società e dal presidente del Comitato Regionale Federcalcio Vito Tisci, dopo varie valutazioni, erano apparse una scelta azzeccata.

Quest’ultimo ha tenuto in considerazione per la scelta definitiva due condizioni indispensabili: lo svolgimento del match in sicurezza e la presenza del pubblico riconducibile ad entrambe le tifoserie. Il presidente Vito Tisci si è inoltre dimostrato soddisfatto per il lavoro svolto dalla macchina organizzativa messa a disposizione dalla società rosso-blu, la quale ha soddisfatto tutte le aspettative della vigilia.

I vandali che per l’occasione si improvvisano tifosi per mascherare le proprie azioni violente, andrebbero puniti con leggi più severe, e tali comportamenti nulla hanno a che fare con le buone intenzioni di chi si prodiga per un sistema calcio corretto e sostenibile..