Analisi sui vari Campionati dalla Serie A alla Serie D, tra progetti, ambizioni e delusioni…in corso d’ opera.
Con l’ inizio del nuovo anno è lecito tracciare un bilancio di quello appena passato, ancor più significativo poterlo fare se il periodo coincide la fine del girone di andata dei campionati calcistici del nostro Bel Paese, a prescindere dalla categoria.
Probabilmente, dal punto di vista calcistico, l’ Italia non ha più (almeno per ora) lo stesso appeal manifestato nei decenni scorsi; una crisi che non colpisce solo la Serie A ma anche e soprattutto le serie minori che non producono più quei grandissimi talenti e fuoriclasse che poi hanno scaturito le fortune dei più grandi club italiani ed europei, ma anche della nostra amata nazionale di calcio, la quale non a caso vive uno dei periodi più bassi della sua storia e solo nell’ ultimissimo periodo pare ci sia stata una lieve ripresa.
Analizzando con la lente d’ ingrandimento ciascun campionato si può tranquillamente tracciare, oltre che un bilancio, anche una previsione su le varie squadre che lo compongono, tanto da poter pronosticare il “ destino “ sportivo di queste compagini e di conseguenza anche quello relativo alle gioie dei rispettivi tifosi.
In Serie A mai come oggi la Juventus non ha rivali grazie alla grande organizzazione societaria ed alla solidità economica di cui dispone, il tutto si riflette in valori tecnici e di classifica che non lasciano scampo agli avversari. Il Napoli probabilmente dovrà rimandare ancora di un anno l’ appuntamento con lo scudetto, mentre l’ Inter deve cercare di confermare quanto di buono sta facendo e mantenere la classifica e magari cercare di migliorarla. Il Milan, vive ancora una fase di transizione dovuta all’ addio di Silvio Berlusconi, e pertanto potrà lottare al massimo per un posto in Europa League, mentre Atalanta, Roma e Lazio si giocheranno senza dubbio il quarto posto. In zona retrocessione oltre a Chievo e Frosinone, con un piede nel baratro (almeno per ora), rischia tantissimo anche il Bologna di Pippo Inzaghi, che però ha un organico sicuramente a “portata di salvezza”.
In Serie B oltre al lanciatissimo Palermo che non dovrebbe aver problemi a vincere il campionato, per la seconda posizione ci sono diverse squadre tra cui Verona, Pescara, Brescia, Benevento e Lecce che tra quelle citate rappresenta senza dubbio la più bella realtà emersa in questo torneo proprio perché inaspettata, essendo la squadra di Liverani una neopromossa. Sicuramente i salentini hanno un blasone importante a cui far riferimento, però il fatto di essere stati inizialmente un po’ “snobbati” è stato senza dubbio un bene di cui hanno ampiamente usufruito. Il girone di ritorno sarà senza dubbio un campionato a parte, così come ha giustamente detto il tecnico leccese, pertanto non è escluso che qualche squadra torni prepotentemente alla ribalta. In coda devono stare molto attente Foggia, Livorno e Crotone, mentre il Cosenza, dopo un avvio stentato, sembra aver capito come funziona questo campionato. Un grande applauso va fatto all’ Ascoli che, insieme al Lecce, rappresenta la vera grande rivelazione del torneo.
A deludere tra le squadre che hanno una grande piazza e soprattutto una gran tifoseria, è stata certamente la Salernitana, dalla quale tutti si aspettavano qualcosina in più, ma il tempo per recuperare c’è tutto.
In LegaPro nel Girone A troviamo la Pro Vercelli al vertice, ma l’ Entella deve recuperare 4 partite che potrebbero consentire ai liguri di raggiungere la vetta. Nel Girone B, frastornato dall’ irruzione di Silvio Berlusconi nei panni di presidente del Monza che però naviga a metà classifica, a guidare è il Pordenone che, dopo aver fatto tremare l’ Inter a San Siro in Coppa Italia lo scorso anno, pare aver raggiunto quella maturità necessaria per fare il grande salto. Nei bassifondi della classifica naviga una nobile decaduta qual è l’ Albinoleffe, attualmente occupante il penultimo posto della graduatoria.
Nel Girone C dove tutti credevano che il Catania avrebbe “ammazzato” il campionato, troviamo capolista del torneo la Juve Stabia di mister Fabio Caserta che guarda dall’ alto verso il basso proprio gli etnei e il Trapani. In coda preoccupa parecchio la situazione di classifica, ma soprattutto, societaria del Matera.
Dopo le vicende estive che hanno visto fallire alcune gloriose società del panorama calcistico italiano, come Bari, Cesena, Avellino, Reggiana, solo per citarne qualcuna, le quali sono state costrette a ripartire dalla Serie D, apriamo una parentesi anche sui vari gironi che, grazie al blasone di queste città e tifoserie, probabilmente si trova a vivere uno dei periodi più rosei della sua storia.
Tra le società che vantano un passato a grandi livelli, Bari, Cesena, Modena e Mantova le troviamo condurre i rispettivi gironi, mentre altre grandi compagini come Como, Taranto, Reggio Audace, Avellino, Messina e Latina sono costrette ad inseguire sperando anche in più di un passo falso da parte di chi le precede.
In attesa della ripresa dei campionati professionistici sarà molto interessante poter seguire le categorie dilettantistiche, dove spesso prevale il senso comunitario e lo spettacolo offerto è senza ombra di dubbio più genuino e per molti versi “fai da te”, però il bello del calcio sta proprio lì dove si può unire e condividere diversità per poter raggiungere insieme traguardi importanti.